Rassegna storica del Risorgimento
CRISPI FRANCESCO; GIORNALI FIRENZE 1893-1896; ITALIA POLITICA C
anno
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1967
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pagina
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30
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30 Ornella Confessore
si consolidi sulla base delle idee temperate, che rompa l'alleanza momentaneamente stretta tra il partito onde sono usciti gli attuali ministri e l'Estrema sinistra perché solo così si rassicureranno le classi conservatrici inquiete per l'incremento dei socialisti ,
Nel frattempo la questione morale sembra voglia allargarsi e salire ad investire anche la corte. Lo scandalo delle rivelazioni fatte da Maffeo Panlaleoni al Secolo il 28 marzo 96 colpisce non solo Crispi, ma anche il re, in quanto il Pantaleoni rivelava il modo in cui era avvenuta la resa di Makallé e insinuava la complicità del re nelle trattative del Fel-ter.1)
Queste rivelazioni,2) piuttosto che ringalluzzire i nemici di Crispi, li preoccupano, in quanto temono una reazione dei crispini che riporti a galla l'ex presidente del Consiglio e screditi il ministero in carica. In questi termini scrive il Fea al Da Passano il 1 aprile 96: D guaio è che, come tu dici, i ministri attuali non sono all'altezza del loro difficilissimo compito. L'affare dei documenti al Senato, e oggi la lettera di Pantaleoni, amico di Rudinì, sono corbellerie di prim'ordine. Sento che Pantaleoni ha agito di testa sua e che Rudinì ne fu sdegnato, ma se non badano a quello che fanno, costoro non solo rendono possibile la resurrezione di Crispi, ma si rendono impossibili essi. Qualunque possano essere i torri del Re, e nel caso di Makallé 8) il suo torto sarebbe anzi un nobile sacrifìcio per il bene del Paese, non si può, né si deve usare verso di lui un linguaggio come quello di Pantaleoni ... Con tutto questo credo che il ministero attuale sia molto migliore del precedente e che sia necessario sostenerlo ed aiutarlo ad uscire dai presenti guai. E certo il Re farebbe bene a concorrervi da parte sua, invece di continuare, si dice, a fare l'amore coi crispini .4)
Di tutt"altra opinione era il conte Grabinski, che nel nuovo ministero notava una cecità assoluta e un rischio notevole nel fare i magnanimi coi Cavallotti, De Felice e consorti e nel mostrarsi indifferenti all'a ideale patriottico , all'a onore d'Italia .c'
*) Il Feller, rappresentante della casa Bienefeld con la quale ras Makonnen [aveva contratto un grosso debito, era stato incaricato di offrire a Makonnen l'abbuono di metà del prestito se fosse riuscito a convincere Menelik a lasciar libero il presidio. La lettera del Pantaleoni è ripresa e commentata, con diverso spirito, da altri giornali, tra cui l'Opinione liberale del 3 aprile 96 (Le cosiddette rivelazioni del Prof. Pantaleoni) e VItalia del popolo del 12*13 aprile 96 (Ancora una lettera del Prof. Pantaleoni}, Lo sostanza della lettera era seccamente smentita dal Crispi al Fa-ini: D. FAHINI, Diario, voi. H, p. 904.
) Provai*-, secondo il Farmi, e del parossismo a cui sono giunti ì moderati Diario, voi. TI, p. 903.
3) Lo cui resa era alata giudicata già e oscura dal Foa.
*) Lettera del Fea ut Da Passano, 1 aprile 96, in A. DA P.S.
) Cfr. lettera di Grabinski al vescovo Bonomelli, da Bologna, 4 aprile 96, in limi., AMBBOS., Bonomelli, 1896.