Rassegna storica del Risorgimento
CRISPI FRANCESCO; GIORNALI FIRENZE 1893-1896; ITALIA POLITICA C
anno
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1967
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pagina
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32
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Gwatlii. Confessori' "
la linea politica seguita sin qui dal Fea; la pace in Africa significherebbe per il Rossi uscire dal zuolo delle nazioni ; fermarsi al di qua del Mareb, come aveva scritto il Fea, vorrebbe dire essere felici di rintanarsi ... mentre l'Inghilterra a frenare i barbari viene avanti dal Sud . Il Rossi quindi votava i 140 milioni secondo che sta scritto nel titolo del progetto di legge spese di guerra .
Una dissonanza troppo forte nell'articolo del Rossi rispetto alle proteste di pace e di mantenimento della linea del Mareb, apparse sulla ri-vista, e della quale il Fea avvertiva il Da Passano: 2) Non so perché la Rassegna abbia creduto bene di stampare, un mese dopo, l'infelicissimo discorso di Rossi in proposito! In certi casi sarebbe forse meglio fare un supplementino a parte, piuttosto che guastare l'armonia del fascicolo e aver l'aria di associarsi a cose che non si possono approvare x>.
Gli stretti legami col Rossi, le idee in politica coloniale ed in economia del senatore, sono severamente giudicati pochi giorni dopo anche dal professore Lorenzo Michelangelo Billia, che scrìve in toni amari e risentiti al direttore della Rassegna, facendogli notare che la rivista si compromette legandosi al lanaiuolo di Schio e facendo suoi gli eroici furori africani del conte Grabinski, barattando insomma la a giustizia con i favori di un Rossi. Ne riporto il brano che tocca tale questione: 8) a. ...Veniamo al più grosso [motivo di lagnanza]: le lane o i cotoni che siano. Qui, se ho fatto dispiacere a Lei, ne provo vero dolore, ma unicamente se ed in quanto ho fatto dispiacere a Lei. Creda, è cosi odiosa la causa che sostiene il Rossi, ed è cosi insolente il suo fare che, vecchio o giovane che sia, una lezione se la merita. Volere far star male tutti per il vantaggio di pochi e di più unirvi l'impostura di fare il cristiano; sostenere il governo più immorale del mondo, a questo fine mandare in Àfrica della povera gente colla più pazza leggerezza, via, è ora che il signor senatore la finisca. Se ha dei milioni se li tenga, ma non pretenda di dettare legge all'Universo, e disprezzare ciò che non conosce. Se l'economia politica per lui non esiste, faccia il comodo suo, ma non s'impancili a maestro rifriggendo spropositi confutati da quasi due secoli. E non è la prima volta
i) Proprio il 1 maggio la Rassegna aveva pubblicato mi artìcolo di REGULUS (Attilio Brunititi). Per la Sicilia (pp. 126-141) sfavorevole al tentativo di colonizzazione del Franchetti e sostenitore della colonizzazione interna: e Oh se l'on. Franchete, aveva Bcritto il Uraniani, avesse compiuta in Sicilia le esperienze coloniali misera* niente fallite all'Asinara, pianto vantaggio non ne sarebbe derivato alla nobile isola >. Per l'identificazione del Brunialii sotto lo pseudonimo, cfr lettera di Fea a Da Passano, 26 aprile s.o. (ma 1896): cBrnnialtl mi dice che gli hai scritto di aver trovato un po' lungo l'articolo Sicilia. Hai fatto bene a scriverglielo, ma bada di parlare ben chiaro.
2) Lettera del Fea al Da Passano, Roma, 15 maggio 96, In A. DA P.S.
3) L.M* Billia a Da Possono, Torino, 28 oprile 96, in A. DA P.S.