Rassegna storica del Risorgimento
AUSTRIA RELAZIONI CON LO STATO PONTIFICIO; PIO IX PAPA (GIOVANN
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(*MPieiM> Martina SJ.
3. Àutonelli a Viale Prelà. Roma 15 aprile 1848, n. 4779/1 (Archivio Nunziatura Vienna, ff. 127-129).
MLmo e Rev.mo Signore, Roma, 15 aprile 1848
A tenore della prevenzione data a V.S. Ill.ma e Rev.ma col mio dispaccio di avantieri n. 4731/1 rassegnai al S. Padre non solo i tre di Lei dispacci notati n. 666,667.668 ma gli altri altresì sopraggiuntàni, portanti i nn. progressivi 669 e 670. La Santità Sua dopo averne preso contezza ebbe meco a lodare la condotta da Lei tenuta e con la Corte e col Ministero in questi difficili momenti, e soprattutto l'impegno in cui Ella è di tutelare, per quanto può da Lei dipendere, il decoro e la dignità del S.P. e detta SS.
Discendendo più particolarmente ai singoli principali argomenti de' citati dispacci, si resta intesi della manifestazione fatta da codesto Ministero in riguardo alla condotta del Re di Piemonte. Quanto alle minacce portate atta Nunziatura, per vederne atterrato lo stemma pontificio, la sollecitudine da Lei datasi per evitare un tale disordine non poteva essere né più energica né più efficace. Il risultato ne porge un'ampia testimonianza. Mila però non lascerà di far sentire al Sig. Ministro degli Affari Esteri tutta la soddisfazione qui provata per l'interessamento ch'egli prese in simili circostanze. Il S. Padre va attualmente occupandosi di un lavoro nel quale saranno in genere esposti quei principi che si convengono ad un Pontefice e padre comune de' fedeli. Ciò gioverà moltissimo, e non ne dubito, a smentire certe asserzioni troppo denigranti il sagro ed augusto suo carattere, e conseguentemente quei mali morali ch'Ella mi accenna. Ond'e che frattanto si è ravvisato ben commendevole il partito da Lei preso di valersi di tutte quelle notizie che Le sono giunte per ribattere con appositi articoli le calunnie divulgatesi. Io non lascerò l'opportunità di som-ministrarLe tutti quegli schiarimenti che la pongono in grado di continuare nel commendevole proposito, siccome mi trovo ad aver già fatto col mio dispaccio succitato.
...Ella si persuada che Vardore dette masse, di cui anche altri Governi hanno dovuto sperimentare la forza e le conseguenze, cresciuto a dismisura, più l'odio che in mille modi si è cercato d'insinuare loro contro l'Austria, hanno reso incapace il Governo nostro di frenarla. Questa confessione ingenua e franca varrà a spiegare tanti fatti ai quali si vorrebbe dare un colore diverso... Mi limito per ora a questi cenni nell'atto che Le accuso anche il ricevimento dell'ultimo dispaccio n. 672, riserbandomi a darLe più opportuni e positivi riscontri, quando mi saran note le risoluzioni di una Congregazione di Eminen. tissimi Cardinali, che quanto prima verranno convocati da .S. per decìdere sopra importantissime questioni relative alle circostanze presenti. *)
Coi sensi della più distinta stima mi confermo
Di VJS. ULma e Rev.rna
Servitore G. Card. Antonetti
*) Si consigliavi!, in cuto estremo, Jì prendere un congedo temporaneo, senza rompere le relazioni diplomatiche.