Rassegna storica del Risorgimento

BRACCIANTI ROMAGNOLI OSTIA 1884
anno <1967>   pagina <57>
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LA VITA DEI BRACCIANTI ROMAGNOLI AD OSTIA IN UN DIARIO INEDITO D'UN OPERAIO
Un diario inedito e qualche altra fonte minore, che indicherò volta a volta, forniscono alcuni clementi abbastanza significativi e sicuri per la ricostruzione dell'ambiente del tono di vita, della quotidiana realtà trovati dalla colonia dei braccianti ravennati a Ostia nel 1884 e, poi, del mutamento avvenuto in se­guito alla permanenza di questa sul luogo.)
Si tratta di un modesto apporto che integra studi, condotti anche recente* mente, su quell'episodio piuttosto particolare d'una emigrazione interna con significati cooperativistico, politico e sociale, avvenuto a poco più d'un decennio dall'unità d'Italia per iniziativa del socialista Nullo Baldini.3)
La novità di questa documentazione, a mio parere, sta nella minuta cronaca di fatti, segnalazioni, dettagli, apparentemente insignificanti, ma che messi insieme possono fornire una rudimentale trama sociologica d'un gruppo umano vissuto in mezzo all'acquitrino ostiense. Tanto più. pregevole codesta e novità in quanto l'autore del diario (la fonte più ampia) è un testimone oculare, senza pretese rivendicative o demagogiche, il quale narra le cose molto alla buona, perfino con distacco, come se le raccontasse in una veglia accanto al caminetto.
L'autore, al momento in cui scrivo, vive ed ha 91 anno. Abita ad Ostia in
') L'Associazione Operai Braccianti di Ravenna nel 1884 ebbe in subappalto dall'Impresa Angeletu* un lotto di lavori nella zona di Ostia per la bonifica degli stagni di Maccarese, Camposalino, Ostia e Isola Sacra. L'importo complessivo dei lavori era di oltre sei milioni di lire. L'Impresa Angeletti si tratteneva il 18 sai prezzi di delibera. Cinquecento operai braccianti, più cinquanta donne, si trasferì" vano nel novembre di quell'anno ad Ostia costituendo una comunità collettivistica. Terminato quel primo lotto di lavori nel 1887, il Demanio dello Stato concedeva la coltivazione delle terre prosciugate. L'Associazione Braccianti, allora, divise in lotti di tre ettari il territorio affidandoli in mezzadria a ciascun socio che nel frattempo aveva fatto venire a Ostia la propria famiglia. Nel 1904 i Romagnoli residenti costi* tuivano la Cooperativa agricola di Ostia.
Per la bibliografia aggiornata circa l'Opera dei braccianti romagnoli in Ostia vedi M. B AUSALI, A rattizzi Armando, in Dizionario biografico degli Italiani, voi. IV, Roma, 1962, pp. 243*244.
2) Nullo Baldini (1862*1945) era nato a Ravenna da famiglia di piccoli commer­cianti Iscrittosi a sedici anni alla 1 Internazionale, partecipava nel 1882 a Rimini alla costituzione del Partito Socialista Rivoluzionario Romagnolo, poi entrava a far parte del Partito Socialista dei Lavoratori Italiani. Nel 1883 costituiva l'Associazione Gene* rale degli Operai Braccianti di Ravenna iniziando cosi la prima forma cooperativi* etica in Italia, poi la Federazione delle Cooperative. Deputato socialista, fu esule in Francia durante il fascismo.
Per quanto riguarda i suoi rapporti coi braccianti ravennati in Ostia vedi V. A. UTILI, / braccianti ravennati ad Ostia in una memoria di Nullo Baldini, Ra­venna, Editrice Ravennate, 1960.
Per la bibliografia completa ed aggiornata sul sindacalista ravennate vedi G. P. Mirri, Baldini Nullo, in Dizionario biografico degli Italiani, voL V, Roma, 1963, pp. 483-87.