Rassegna storica del Risorgimento

BRACCIANTI ROMAGNOLI OSTIA 1884
anno <1967>   pagina <60>
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Loroitzo BetlvMchi
ai loro paesi del basso Lazio e ile)l'Abruzzo dall'agosto all'ottobre. Fra i cam­pagnoli > appaiono due classi qualificate dal genere di lavoro: una più nobile cioè di mestieri , quale 0 segnare con lì ni nei boschi ( in quell'epoca ce n'erano tanti ), innalzare staccionate nei prati per il bestiame brado* costruire capanne li canne palustri per alloggi nelle aziende agricole; una meno nobile cioè costituita dai guitti , che lavoravano nei campi* e dai bifolchi , che aravano la terra (non è specificato con che mezzo).
Sia i guitti , sia ì bifolchi trovano occupazione nell'Agro romano* nelle temile del seri. Bernardo Tanlongo, l> del principe Paolo Borghese (molto vasta) e nel Facino dall'ottobre al luglio, cioè dalla semina alla mieti­tura. Abitano nelle capanne con le famiglie (in ogni capanna vivono cinquanta persone); mangiano pasta e fagioli* polenta ed erba di prato oppure po­lenta condita con un po' di lardo e pecorino ; col primo settembre, general­mente* fanno ritorno ai paesi d'orìgine per partecipare alle feste del Patrono.
A Pescosolido e dimorai, dal l'I al 18 settembre celebrano le feste in onore dei Santi Protettori: esaltazione della Santa Croce* santa Colomba* san Rocco . questa una settimana densa di riti religiosi (processioni* messe can­tate, vesperi) e di divertimenti popolari all'aperto (bande musicali* luminarie, corse al fantino). Nei pochi mesi di permanenza al paese i reduci frequentano la messa la domenica mattina poi fanno la spesa per la settimana ossia pane pasta, olio.
Dopo la venuta dei braccianti romagnoli, e cioè dopo il 1884, lo squallido-panorama si rompe lentamente. Cala la media dei usti e battezzati (da un minimo di 1 nel 1887 a un massimo di 10 nel 1901); ai soliti paesi d'origine dei genitori si aggiunge naturalmente Ravenna; subentrano nuovi nomi pei neonati (Ginevra, Romolo e Remo, Olga, Attilio Regolo '-)); al battesimo si ha sempre lo stesso padrino, Giuseppe Berlini di Centocelle, gestore della trat­toria, diverse invece le madrine. il>
Quanto alla mortalità aumenta la media a cinque all'anno, modificandosi leggermente le percentuali così : 80 neonati ed infanti di una decina di mesi, 10 giovani fino ai 40 anni* 10 nomini dai 50 ai 70 anni. Sono registrati anche due morti trovati nella palude e una ragazza affogata nel Tevere, Vir­ginia Fuschini, ventunenne. *)
Pertanto si ricava che i Romagnoli non hanno generalmente con sé le mogli* benché ci siano 50 donne (una per squadra); che non praticano la chièsa; che la malaria infuria con lo stesso quoziente di mortalità disseminando i morti lungo l'acquiti-in io; che comincia a consolidarsi il primo nucleo degli immigrati, i quali possiedono già uomini di oltre 50 anni.
La vita sociale di Ostia-città figura praticamente inesistente. Vi campeg­giano quattro personaggi circondati da squallore: un vecchio prete, don Ani-
1) Del san. Tanlongo, coiraplicato nel famoso scandalo della Banca Romana, il Diario dice: Poi falli e il povero Tanlongo fu arrestato e tradotto alle Carceri Nuove in Via Giulia (p. 4).
2) É evidente Io spirito irreligioso nella scelta di questi nomi, come allora usa­vano i socialisti romagnoli,
S) Anche in ciò i Romagnoli di Ostia non smentivano la tradizione irreligiosa della loro terra natale dove olle donne permettevano di andare in chiesa.
4) Si fa menzione del morto trovato nella riserva S. Antonio, Giuseppe Volpini di 55 anni. Nel li ber mortuorum citato, si legge: Inventimi est cadaver ut pu ta­rar (p. 96).