Rassegna storica del Risorgimento

BRACCIANTI ROMAGNOLI OSTIA 1884
anno <1967>   pagina <68>
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Lorenzo Bedaschi
mentre noi ci procurammo nini latta di petrolio di circa 20 litri. Due donne, prima della festa, prepararono il caffè. Una commissione di 4 soci andò a Roma a trovare i musicanti, cioè eette suonatori coi inali si contrattò che avrebbero suonato dalle 8 della sera fino a mezzanotte poi, dopo un intervallo di un'ora e mezza, fino al mat­tino. I musicanti si trovavano quasi sempre allo stradone S. Giovanni di Roma, per* che ivi c'era una bando.
L'organizzazione della fèsta si svolse cosi; due uomini e una donna servivano al buffet (uno vendeva i biglietti e uno riceveva l'offerta}, altri militi in qua e in là per lo sala. Al momento dell'inizio io consegnavo i biglietti d'ingresso a chi era addetto olla vendita. Pagavano solo gli uomini, mentre le donne avevano l'ingresso gratuito. r...l Le offerte le davano tutti, buttandole sul tavolo, ed io le segnavo. Poi al mattino si facevano i conti. Intanto i suonatori si facevano uno marcia per il paese r...l Di tutte le offerte facevo un bell'elenco che a mezzogiorno affìggevo in piazza. Tutti andavano a controllare la loro offerta e cosi tutti contenti e divertiti. La sera quando veniva il cassiere Ludovico Vicari mi mostrava le ricevute, si facevano i conti e risultava tutto esatto. Egli incassava tutto e lo metteva alla Posta e quando il dottore faceva una spesa ci lasciava una ricevuta e il cassiere pagava.l)
S'è già accennato al mutamento d'umori delle autorità civili romane nei riguardi dei Romagnoli. Ebbene, dal Diario si vede che progressivamente i braccianti ravennati si stanno attirando la simpatia tanto che diventano oggetto non solo di benevolenza con la concessione di nuovi lotti di lavoro, ma addirittura di privilegi in contrasto perfino con disposizioni d'ordine pub­blico. 2)
Dal modo come Sarrecchia narra le cose, alla base di ciò starebbe l'affetto motivalo di Umberto I per loro; affetto quasi protettivo, risaputo a Roma, e di cui i rappresentanti della comunità romagnola si avvalgono ogni volta che debbono chiedere un permesso, ottenere una rivendicazione, ricoverare un malato in ospedale, ecc. Davanti alla burocrazia romana essi minacciano ri­corsi quasi arrogantemente al Ministero della Casa Reale che stava proprio da­vanti al Quirinale; talvolta quell'appello appare perfino minaccia di ricatto.8*
Ma a determinare la simpatia e la fiducia nei loro riguardi concorrono soprattutto la serietà del lavoro e la tenacia nel condurlo a termine a scadenza fissa. Per questo riesce facile ottenere dal Ministero dei Lavori Pubblici, in tempi di quasi discriminazione politica verso i socialisti, nuovi appalti perfino nella città di Roma. Fra cui, il più importante è certo quello per l'abbassa­mento del letto del Tevere a fianco dell'Isola Tiberina sotto il ponte chiamato dei Quattro capi . I braccianti romagnoli fanno rifluire l'acqua da ambo i i lati, mentre prima passava solo dal lato sinistro.
3) Diarto, pp. 4145.
3) Come awemio per i': fuochi d'artificio nel maggio 1904. Vedine la narrazione più avanti.
) È lo stesso Sarrecchia in occasione di un ferito trasportato all'ospedale della Consolazione di Roma di fronte al medico che trascura la medicazione (Diario, pp. 84* 86) e in occasione del trasporto dell'ammalato Giuseppe Pizzuti all'ospedale dei Fate-henefrotelli fDiario, pp, 87*89). A quest'ultimo episodio appartiene la frase riportata nel testo che integralmente suona cosi? Vado ad un altro ospedale e lascio il dopo* sito, ma domattina vado al Ministero della Casa Reale che stava proprio davanti al Quirinale e là forò una bella protesta perchè non avete voluto accettate un malato cosi pagherete le conseguenze.