Rassegna storica del Risorgimento
BRACCIANTI ROMAGNOLI OSTIA 1884
anno
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1967
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pagina
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69
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La fila del braccianti romagnoli ad Osila 69
Inoltre il Comune di Ostia affida loro l'incarico di costruire un nuovo cimitero, dalo che quello di S. Ercolano è diventato ormai insufficiente sicché quando uno moriva si doveva portare a Roma o a Fiumicino .J)
Ma presso le autorità locali e romane il prestigio dei Romagnoli cresce a dismisura in occasiono della grande inondazione ai primi del secolo.
La terza parte di Roma era tutta sott'acqua. Qui in Ostia quando i guardiani del Tevere hanno visto che l'argine stava per essere superato dall'acqua 6ono corsi ad avvisare il principe don Giuseppe Aldohrandini. Noi tutti, lui fra noi, di notte con torce a vento siamo corsi a monte di Capo due Rami dove c'era il punto più debole con pale, carriole, paletti, accette. Abbiamo tagliato i rami di alberucci che erano li vicino, abbiamo buttato terra a destra e a sinistra per rinforzare un bel pezzo d'argine; ma la gran pressione dell'acqua ha rotto egualmente in due punti, di là verso le vigne, e in poche ore tutto si è sommerso da Ponte Galera, Fiumicino e Maccarese. Un mare immenso. Sulla ferrovia c'era circa un metro d'acqua. Allagata era pure la Via Ostiense sotto un metro d'acqua cosicché per andare a Roma bisognava passare per Castelporziano, Via Ardeatina. Di simili inondazioni ne accadevano qualcuna ogni anno.2)
Col 1903 la Associazione braccianti si trasforma in Società Operaia braccianti residenti in Ostia, avendo lo Stato nominato amministratore per le terre bonificate il cav. Gaetano Della Valle.8) La comunità, fino allora compatta, si smembra.
Qualche famiglia era emigrata a Monterotondo e qualche altra a Pantano Borghese. Allora Armuzzi Armando e Zoli Luigi, per mezzo di Nullo Baldini, si sono recati dagli onorevoli Andrea Costa, Enea Bissolati ed altri esponenti dei Partiti Socialisti (perché regnava solo quel partito).4) Hanno deciso di fare una nuova società chiamata Società Operaia fra i romagnoli residenti in Ostia e Fiumicino. A questa il Genio Civile diede subito lavori da fare. La Società poi riprese tutto lo stagno e tutta la manutenzione dei Canali, accapparrandosi i lavori di Castelporziano e dintorni. Sorse allora la prima casa lungo il tragitto che da Piazza Gregoriopoli conduce a Via Salitoria. L'ufficio fu collocato nel Circolo Socialista Ostia Risorto.5)
Da questo momento, a giudicare dalla narrazione diaristica, si intensifica la vita sociale in Ostia. I Romagnoli vi imprimono il loro tono regionalistico, i loro gusti, le loro feste con finalità umanitaristiche. Il gruppo umano cittadino rotea intorno al Circolo Socialista. Non si parla più di feste dei Santi Patroni o di luminarie in occasione delle celebrazioni religiose. Mutano insomma i caratteri del folklore paesano. Si organizzano feste da ballo per beneficenza.
1) Diario, p. 38.
2) Diario, pp. 38-39.
8) Secondo la Memoria di Baldini ciò sarebbe avvenuto nel 1904. HclV Epilogo della bonifica ecc., citato a p. 58, n. 1, Sarrccchia mette il 1903. E scrive: A bonifica ultimata con gli stagni tutti coltivali, il demanio liquida l'Associazione Operai Braccianti di Ravenna e mette un amministratore nella persona del cav. Gaetano Della Valle, affidandogli tutti i terreni dello stagno bonificato .
*) Naturalmente fra i Romagnoli. Il Sarreeebia, però, non sembra eccessivamente legato al partito. Enea Bissolati, per un lapsus dell'autore, è Leonida, leader dell'ala riformista come Costa lo era dell'ala massimalista.
0) Diario, pp. 3940.