Rassegna storica del Risorgimento

D'ANNUNZIO GABRIELE
anno <1967>   pagina <623>
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La laurea honoris causa a d'Annunzio
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Una settimana dopo, essendogli stato impossibile recarsi, come era stato pregato, alla Sapienza, inviava agli studenti dell'Ateneo romano, nell'anniver-sario di Calalafimi, il Messaggio già ricordato. E in quel momento infaocato l'incitamento del poeta non aiutò a domare la fiamma. Oggi è l'anniversario della battaglia sublime. Io non vi dirò se non quel che già dissi ai vostri com­pagni di Genova. Appiccate il fuoco! Siate gli incendiari intrepidi della Grande Patria! . *)'
L'Università di Roma poco gli aveva insegnalo, ma gli era servita, nel 1883, per ottenergli il rinvio del servizio militare, in quanto studente, fino al 1 novembre 1889. Tu sai scriveva disperato a Vincenzo Morello qualche giorno prima del fatale richiamo che sono sotto la minaccia di mi gravis­simo danno?... Debbo presentarmi al distretto militare per essere dichiarato, probabilmente, abile all'anno di volontario. T'immagini Ariel caporale? Pensi tu alla terribilità del mio caso? Diciotto mesi di caserma! U suoidio sicuro . Ma superata la prima crisi, sopportò baldamente nel reggimento di cavallerìa Alessandria i fastidi e le fatiche della caserma, alleviati, del resto, da molta compiacente comprensione dei superiori e dalla riduzione dei diciotto mesi della ferma nei dodici dell'anno di volontariato. Diventalo sergente nel 3 reg­gimento del genio, conservando gli obblighi di servizio dell'arma di caval­leria , il 31 ottobre 1890 e mandato in congedo illimitato, fu promosso sotto­tenente di complemento, assegnato al reggimento di cavalleria Novara e posto di nuovo in congedo illimitato il 30 novembre 1890, senza che avesse prestato il servizio di prima nomina. Particolare curioso, dal suo stato di servizio ri­sulta che, meno di un anno dopo, il 29 ottobre 1891, veniva dimesso dal grado a sua domanda e iscritto quale sergente in congedo illimitato al distretto di Chieti. E il 31 dicembre 1902 era prosciolto definitivamente dal servizio.*)
Quando scoppierà la prima guerra mondiale, però, l'indocile Ariel susci­terà l'ammirazione dei giovani universitari che avevano ascoltato il suo incita­mento e degli antichi suoi condiscepoli tanto presto dimenticati, uno dei quali, anzi. Camillo Manfroni, il figlio dell'antico Commissario di Borgo , sarà, in qualche modo, tra gli storici delle sue gesta.
E furono gesta memorande, compiute da un combattente d'eccezione. Come lo definì acutamente padre Semeria, d'Annunzio non fu certo un regolare dell'esercito, ma nn irregolare del pericolo. Sarò chiamato in servizio come ufficiale dei Lancieri di Novara e destinato al Comando dell'Armata che opera agli ordini del Duca d'Aosta. Sarò inoltre autorizzato a recarmi presso il Co-
i) Per la più grande Italia cit., p. 86, oggi in Prose di ricerca, ecc., voi. I, p. 50. Per il dima rovente della Sapienza in quei giorni ved., tra l'altro, AMAGHI, lo e la-guerra. Ricordi autentici di un uomo qualunque, in La voce del Calasanxio, a. TV (1931), pp. 121-122; ivi, p. 222, per l'accoglienza fatta agli infelici messi dalla stu­dentesca invano recatisi all'albergo Regina a pregare il poeta perché parlasse nel .cortile deTi*Unfversità.
*) V. MODELLO (BASTICNAC), 6. 0., Roma, 1910, p. 55. Lo pseudonimo di Ariel, costante nelle lettere a Barbarella a partire dal 29 marzo 1889 (ved. 6. o'A,, Lettera a Barbara Leoni* Firenze, 1954, p. 115), appare Berillo di pugno di d'Annunzio, Ariel" Gabriel, sulla copertina di unii copia di COMTE LEON TOLSTOJ, Le prince Nehlioudov, trtiduit uvee PautotUation de Vuuteur par M. Halpérìne Iluminslti-, Paris, 1889, appar­tenente allora al poeta e oggi in una collezione privata romana.
8) Lo stato di servizio di Gabriele d'Annunzio è pubblicato in G. D*AM Scritti e messaggi, discorsi e rapporti militati, u cara di G. Po, Roma, 1939, pp. 233-238.