Rassegna storica del Risorgimento
D'ANNUNZIO GABRIELE
anno
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1967
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La laurea a honoris causa a d'Annunzio
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nevoli le osservazioni e la proposta di sospensiva. Anche perché, con il col-lega, riteneva, ma abbiamo già osservato che tale supposizione era inesatta, che la laurea ad honorem fosse per natura privilegio destinato a illustri stranieri >. Concordava, piuttosto, con l'altra proposta del Festa, perché chiamando d'Annunzio, che è un lettore prodigioso, alla cattedra dantesca, si renderà più appropriato onore a lui, sì farà cosa straordinariamente utile e gradita agli studenti dell'Ateneo romano . x>
Una simile idea poteva sorridere al buon navigatore della dedica della Laus Vitae, ma non certamente alla severa filologia del titolare della cattedra di Letteratura italiana, il saggio e austero Vittorio Rossi, che, succedendo all'onnisciente ingenuità di Angelo de Gubernatis, aveva ridato dignità e prestigio a quell'insegnamento e sarà motivo di ammirazione per i più giovani più tardi quando rinverdirà la sua erudizione al soffio dell'influsso crociano. Anche se qualche sua citazione di un poeta offrisse, ogni tanto, il destro a certi studenti scanzonati di gareggiare a chi primo riuscisse a continuare un sonetto partendo da un verso altrui, magari di un modesto rimatore del Settecento. Come avvenne per l'inizio del sonetto di Onofrio Minzoni Quando Gesù con l'ultimo lamento, che fu subito seguito da una furia di endecasillabi: al Padreterno rivolò vicino - trovò Giri insegnante di latino - d'angeli e cherubini ad nn convento ... . E via di questo passo. Ma se il pubblico dell'Aula V racchiudeva pecore matte di quel pelo, le lezioni del Bossi erano apprezzate e seguite con rispetto da tutto il rimanente ovile. E, perché no? anche da quelle pecore mette, che ne ammiravano la dottrina, la serietà e la dedizione al dovere. E furono anche allora la serietà e la dedizione al suo dovere di maestro a ispirargli la breve e precisa risposta. Mentre aderisce con entusiasmo alla proposta Ceci, dichiara che avrebbe da sollevare parecchie riserve sulla proposta Festa, la quale, comunque, va coscienziosamente maturata .
Questa idea del rinvio, nonostante l'accennata opposizione del Ceci, aveva trovato un terzo sostenitore. Al quale veniva subito di rincalzo il De Lollis, pronto a rilevare che con un breve periodo di tempo in cui sia lasciata in sospeso la questione, sarà possibile raggiungere l'unanimità desiderata dall'una o l'altra proposta .
Quei poetati novi dell'Aula V dei quali prima si è latto cenno trovavano spesso argomento dei loro sonetti nel latinista Giri. Magari non era vero quello che fu scritto una volta di quell'Aula, ma perché ci si dorme come ghiri tu più cara ci sembri e sei più lieta quando favella a noi Giacomo Giri . Perché alle lezioni di quell'autentico romano de Roma , grammatico eccellente e filologo espertissimo, non c'era modo di dormire. Sia che ti arrivasse tra capo e collo una interrogazione (oh tempi!) in piena lezione e se risultavi assente o non rispondevi, giù una crocetta, che ti veniva (e fosse stata una sola...) rinfacciata all'esame , aia che rimproverasse quel paio di povere colleghe rintanate piccine piccine nel banco che slava tra il pianoforte sacro alle lezioni di Fausto Tom-franca e la cattedra: Ma perché ce venite all'Università? Stareste nicio a casa a fa' la carzetta!... . Che poteva essere anche un non inutile consiglio, quando non diventava uno sprezzante ma annate ar Magistero! ... Né era possibile dormire quando, leggendo Properzio, chiedeva a un tratto: Cyathus... Cyaikus... Che vdr di' Cyatltus, Al silenzio deferente della sco-
D Ved, il notevole saggio D'Annunzio lettore di Dante* iti COMES, op. eh., pp. 69403, e l'appendice Note del d'Annunzio alla Divina Commedia, ivi, pp. 105*133.