Rassegna storica del Risorgimento
CRISPI FRANCESCO CARTE; MANCINI PASQUALE STANSLAO CARTE; MUSEO
anno
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1967
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pagina
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641
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MUSEI, ARCHIVI E BIBLIOTECHE
I I FONDI ARCHIVISTICI DEL MUSEO CENTRALE H DEL RISORGIMENTO
XXIX. - Le carte di Costantino Perazzi
Quando sarà scritta la storia italiana di questo periodo vi figurerà sicuramente e degnamente il senatore Costantino Perazzi. Mai profezia di con* temporaneo fu meno veritiera, perché ho l'impressione che, a settantanni dalla sua morte, ben pochi, anche tra gli storici di mestiere, se ne ricordino. *)
E questo perché, purtroppo, i nostri studi spesso restano in superficie; mentre ci si aggira attorno agli stessi grandi temi e si continuano a percorrere itinerari di moda, si dimentica che gli uomini, alla fin fine, contano e che bisognerebbe conoscerli meglio. In sostanza, in Italia, non sappiamo bene quale sia la provenienza e la formazione di coloro i quali, partiti dalla burocrazia, si sono poi innestati validamente nella politica attiva, portandovi una conoscenza diretta e profonda della macchina statale. Giolitti, insomma, non è un esemplare unico. Negli anni dopo il 1870 furono molti coloro che, pur non avendo partecipato al Risorgimento eroico, senza nastrali di campagne o sentenze penali all'attivo, si fecero strada nel Parlamento e al Governo: tra questi Costantino Perazzi.
È un uomo di destra, di quella destra piemontese aperta ai più diversi problemi, che ha l'esponente più dinamico in Quintino Sella. Di Sella, appunto, Perazzi fu discepolo, amico, interprete, esecutore, continuatore.
Nato a Novara il 24 settembre 1832, Perazzi seguì gli studi superiori nella Università di Torino. I decreti che sottolineano la sua brillante carriera sono conservati con ordine tra le sue carte. Conseguita la laurea in ingegneria idraulica e architettura civile (1854), nello stesso anno entra come allievo ingegnere in soprannumero nel Corpo reale delle miniere; si perfeziona in Francia, hi Belgio, in Germania e, nel 1857, è già ingegnere di seconda classe a Cuneo. Nel 1858 riceve forse l'unico rimprovero della sua carriera: non ha fissato la sua residenza nel capoluogo della Provincia granda ... Nel 1859 è trasferito a Genova con l'incarico di preparare l'unificazione dei vari corpi del Genio civile: nel 1861, promosso alla prima classe, sostituisce Sella a Torino; nel 1862 diviene ingegnere capo, nel 1864 direttore della Officina carte valori; nel 1865 ispettore generale nell'amministrazione centrale delle Finanze per volere del Sella.
Arrivalo cosi al culmine della carriera animi nastrati va, viene utilizzato in posti di maggiore responsabilità polititi. Dopo un breve passaggio, come segretario generale, al ministero di Agricoltura, Industria e Commercio nel 1866 e a quello delle Finanze nel 1867, torna per due anni al suo vecchio ufficio di ispettore. Sella lo richiama al segretariato generale delle Finanze alla fine del 1869: vi rimarrà fino al 1873, a imo nel quale avrà anche la nomina a consi-
J) VINCENZO JRicci, Conimi tino Parassi. Canni storiai biogràfici* Torino, Casanova, 1899, r>. 7. Bui Perazzi vedi il recento profilo di AMBDEO MOSOAXI, l ministri dal Regno d'Italia, voli V: // tra*farmUmò Napoli. Comitato napoletano dell'Istituto noi? la storia del Risorgimento italiano, 1966, pp. 10716V
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