Rassegna storica del Risorgimento
CRISPI FRANCESCO CARTE; MANCINI PASQUALE STANSLAO CARTE; MUSEO
anno
<
1967
>
pagina
<
642
>
642
Emilia Morelli
gliere della Corte dei conti. Nel 1874, infine, passerà al Consiglio di Stato, dove arriverà al grado di presidente di sezione.
Deputato del collegio di Varai Ut nel 1870, si ritira per l'incompatibilità con la nomina alla Corte dei conti. Nel 1874 può ripresentarsi e gli stesai elettori lo rimandano alla Camera nel 1871-, nel 1876, nei 1880; la XV legislatura, con scrutinio di lista, lo vede eletto nello stesso collegio di Sella. Nel 1884 entra in Senato. Il Governo lo avrà fra i suoi membri dal 29 dicembre 1888 al 9 marzo 1889, come ministro del Tesoro con Crispi e dal 10 marzo all'I 1 luglio 1896 ai Lavori Pubblici con di Rudinì. Accanto all'attività nazionale, quella locale come consigliere prima, come presidente, poi della Provincia di Novara.
Questi, sommariamente, i dati biografici. Dobbiamo vedere ora come essi possono essere illustrati dalle sue carte che, dopo la morte dell'unica figlia Lina, sono state consegnate al Museo centrale del Risorgimento da Adele Costagnoc-chi e che ora sono ordinate nelle buste 901-909.
Abbiamo accennato ai decreti di nomina; dobbiamo ricordare anche la non lunghissima lista delle onorificenze e, soprattutto, quelle di ufficiale e commendatore mauriziano, perché sono state concesse per specifiche benemerenze, delle quali vi è larga documentazione: le due missioni a Londra nel 1863 e nel 1865-66 per lo studio dei sistemi inglesi di fabbricazione delle carte valóri (francobolli, marche e biglietti di banca), studi che permisero di realizzare la stessa fabbricazione in Italia. Perazzi ha tenuto anche copia dei suoi rapporti accanto agli originali delle lettere che riceveva e, quindi, nulla manca allo storico delle finanze che volesse occuparsene. Ci sono anche le note spese. Queste potrebbero servire come esempio della parsimoniosa onestà di quegli uomini dell'Ottocento, fossero essi di destra o di sinistra, che amavano definirsi servitori dello Stato . Da tener ben presente che la parsimonia non era indice di scarso spirito di intraprendenza o di negazione delle novità.
Torniamo a Perazzi al quale, mentre è a Londra, Sciaioja richiede, il 28 ottobre 1866, una relazione sulle proposte inglesi per ripigliare il pagamento dei biglietti di Banca; il 15 novembre è già pronta una Memoria sui pagamenti del governo inglese 1797-1821 . Forse i tanti volumi dei Parlinmentary Papera in materie economiche che il Perazzi donerà alla biblioteca del Senato nel 1882 erano stati raccolti in questa occasione.
La parte più importante del carteggio è costituita dalle lettere di Sella, alle quali sono da accostare le repliche che gli eredi di Quintino donarono a Lina Perazzi; sono circa seicento alle quali vanno aggiunti i telegrammi e altre lettere dirette al Sella da corrispondenti diversi. *) Cimelio di valore sentimentale, il riassunto di mano del Sella dei dibattiti parlamentari del 25-26 marzo 1861.
Nelle lettere dei due amici sono toccati i più vari argomenti, ma la collaborazione è continua e serrata nella preparazione e nell'applicazione della tassa del macinato, dai presupposti teorici al funzionamento dei contatori, so-
'. Queste tetterò sono stalo sfruttata prima <lu AISSANUUO Guicr.jou, nel dite volumi della biografili Quietino Salto, Rovigo, Officina tipografici! ralneHiana, 1887-1889 e, in parte, pubblicate dn AMOM'O COLOMBO. Lottata Inedito di Quintino Svila a Giovanni Lama ed a Costantino Perazzi, in Epistolario Inedito di Quintino Salta con un saggio bibliografico, Torino, Cbfantore, 1980, pp. 134*286. Sui rapporti Snuu-Piyanri nitrii vano le lettere pubblicate* vedi AiKist:wo Asmi, Quintino Salta e Costantino Parassi, in lìnllettino Morino par la provincia M Ifavaftti n. LIFT (1962), pp. 46-S3.