Rassegna storica del Risorgimento
CRISPI FRANCESCO CARTE; MANCINI PASQUALE STANSLAO CARTE; MUSEO
anno
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1967
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pagina
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649
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Libri e periodici
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cil,), tra Je quali la testimonianza del Madonizza è completa, purché veramente giornaliera (sono lettere alla moglie); e perché, attento memorìaliaia quale egli fu della prima sessione della Costituente, era in grado di valutare uomini e cose di onci mesi (discussioni in Parlamento; rivoluzione e repressione a Vienna nell'ottobre, posizione dei diversi grappi etnici ecc.). Profondamente ostile al centralismo tedesco, il M. aderì subito al principio federalistico, il solo che potesse salvare l'impero Stato plurinazionale e insieme salvaguardare la nazionalità e l'autonomia delle singole regioni dell'impero; e- si accoste ai deputati polacchi (e al prìncipe Lubomirsky) contro i Tedeschi e gli. Slavi che costituivano la maggioranza della popolazione, ed erano favorevoli al centralismo. Profondamente italiano, seppe vigorosamente protestare contro la barbarie del Welden e le angherìe del Radetzky nella riconquista del Lombardo-Veneto (leu. n. 34, p. 77), come stigmatizzò aspramente gli errori (egli credeva tradimento) del re Carlo Alberto nella guerra del '48.
Chiamalo a far parte della commissione dei trenta per la redazione della carta costituzionale, ottenne il riconoscimento della italianità della sua terra (l'uso della lingua nei documenti, a scuola ecc.) e condusse nella Costituente e nei ministeri una azione politica legalitaria, strappando concessioni per l'elemento italiano in latria, protestando, per es., contro il ministro Stadion (che aveva affermato essere di gran lunga preponderante in Dalmazia l'elemento slavo), riponendo fiducia nell'istituto parlamentare anche durante l'insurrezione di ottobre (fece parte della deputazione della Camera ad Olmiiz presso il sovrano per il riprìstino della pace nella capitale). AHa prima sessione della Costituente (finita il 1" novembre, giorno della espugna* zioue di Vienna da parte del principe di Windischgraetz), segui la seconda, tenutasi dalla fine di novembre a Kreinsier in Moravia, per circa tre mesi e bruscamente interrotta dalla reazione di corte e aulico-militare.. Di questo perìodo rammentiamo la protesta, dianzi citata, del Madonizza contro lo Stadion; la vigorosa ri* chiesta dell'uso della lingua italiana negli uffici statali dell'Istria, le repliche e l'appoggio dei Comuni istriani alla condotta dei deputati; ed infine la protesta sul divieto di diffusione dei giornali triestini oltre l'Isonzo ecc. Ma il 7 marzo, dopo che la Co* statuente ebbe approvato ìl suo liberale progetto di Costituzione, fu sciolta la Camera e promulgata una carta octroyée, assai diversa, mentre andava ormai risolvendosi in senso reazionario la crisi che aveva scosso dalle fondamenta l'impero austriaco: dal dicembre Ferdinando, dopo l'abdicazione, era stato sostituito da Francesco Giuseppe, nel novembre era divenuto primo ministro il prìncipe di Schwarzenberg, ed Ogni speranza di risveglio in senso liberale sembrava andare delusa, anche se il Madonizza diceva che le violenze non hanno mai strozzato la libertà .
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Se si vuole che anniversari e celebrazioni abbiano un significato che va al di là del fatto celebrativo, si deve accogliere con favore la pubblicazione di scrìtti a carattere storico-documentario che riportano in vita o ci fanno conoscere molti aspetti della realtà del passato. Senza indulgere alla retorica, né alla specializzazione erudita, il Fasannri con questo libretto di storiografia locale testimonia il rinnovato interesse dei lettori verso i fatti e le persone della provìncia. Costruito in cinque capitoletti che dipanano lo vicende del Risorgimento veronese por circa 70 anni, il pirofilo delinea nulle varie epoche il carattere precipuo della civiltà veronese, individuata e rappresentata dall'autore nel progressivo confluire di elementi disparati, ma tuttavia fusi armonicamente nella elaborazione di un e mondo nuovo , tra il
W1 ed il 1866.
Il Fasanari, diligente studioso della sua città, sulla quale ha già steso opere di maggior mole ed impegno, ha tracciato con senso storico questo rapido profilo die, se non fa dimenticare i lavori maggiori, si raccomanda per la stringatezza del dettato e la visione dei problemi; non si pub elio accogliere pertanto il giudizio dell'autore che sottolinea di volta in volta nelle varie fasi delio svolgimento storico l'importanza di alcuni temi: la formulazione del programma unitario e di indipendenza nazionale