Rassegna storica del Risorgimento
PELLOUX LUIGI GIROLAMO
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1968
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Amedeo Moscati
Sempre dunque, nelle linee generali, dissenso solo da parte dell'Estrema Sinistra, sino a che la Camera, dopo aver approvate, con obbiettive discussioni, altri disegni di legge di carattere ordinario e tecnico, sospendeva i lavori per le vacanze, prorogandosi a novembre.
Si aveva l'impressione che il ministero avesse per sé, anche in forma più o meno accentuata, l'appoggio e il consenso, aU'infuori dell'Estrema Sinistra, dei diversi gruppi e correnti di ogni altra tendenza politica.
Ma in questa apparente situazione di solidità, di forza o, se si vuole, di calma idilliaca, era la sua debolezza.
2. Si era nel periodo nel quale Giolitti, dopo la caduta per i fatti della Banca Romana, dalla quale si era creduto non avrebbe potuto più rialzarsi, e le vicende giudiziarie e il processo, che lo avevano consigliato perfino a passar la frontiera, tendeva a riprendere posizione in Parlamento, sostenuto da un forte gruppo di adepti, che ne auspicavano e ce lavoravano per un suo ritorno al Governo. Bisognava, a poco a poco, avanzare a prepararsi, dopo passaggi intermedi, a cogliere ogni opportuna occasione: era un ritorno per di più. che non si poteva effettuare senza l'aiuto e l'accordo degli amici di Zanardelli non tutti e non sempre troppo simpatizzanti per lui. Giolitti, dopo anni di abile silenzio e di scarsa partecipazione, con azione indirizzata da lui, era tornato alla ribalta una specie di Maramaldo della situazione con un discorso di opposizione al ministero Rudinì già in disfacimento il 20 dicembre 1897, e, mentre si era rotta per allora la coalizione Rudinì-Zanardelli, con Zanardelli aveva collaborato alla formazione del ministero PeHoux, in fondo da lui voluto, da Ivi imposto *) come scriveva il fedelissimo Rosano, e che da qualche altro adepto doveva essere ritenuto come il principio della fine del periodo dell'oc ostracismo .
In tale situazione, con tali stati d'animo, troppo incresceva alle fazioni politiche ed ai loro capi, che avevano dati i loro uomini o concorso essi stessi alla formazione del ministero Pelloux, di aver trovati, in quei mesi che avevano precedute le vacanze, schierati su la stessa linea di appoggio al ministero coloro che avrebbero dovuto essere i loro inevitabili avversari: ciò che induceva inevitabilmente il ministero stesso e più il suo capo a tenere un certo atteggiamento obbiettivo del quale già si vedevano le prime conseguenze, che andavano deprimendo, specialmente negli ambienti provinciali, le influenze di quanti presumevano di avere il diritto di esercitarle, quali unici amici del cuore del Ministero.
Il deputato Cefaly, per dirne una, denunziava a Giolitti che il presi-
J) Dalle Carte di Giovanni Giolitti, Quarantanni di politica italiana, voi. I, 1885-1900, a cara di P. D'Angioli ni, Milano, 1962, p. 344. Quantunque non sia quasi mai conosciuta la risposta alle numerose lettere da porte di Giolitti ciò che sarebbe veramente assai interessante la importante raccolta illumina molti angoli del periodo storico, sia pure non rendendo un grande servigio alla memòria del ... giolittismo.