Rassegna storica del Risorgimento
PELLOUX LUIGI GIROLAMO
anno
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1968
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pagina
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7
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Pelloux presidente del Consiglio 7
dente del Consiglio Pelloux si ostinava a non voler modificare Perdine dato al prefetto di Massa di mantenersi neutrale,x) nella competizione che si andava svolgendo per la elezione suppletiva del deputato di quel collegio! Mentre il Parlamento è ancora in vacanza, si svolge così tutto un intricato lavorio tra i maneggioni dei diversi gruppi sul cui appoggio il ministero è sorto perché la situazione sia <c chiarita , e non continui l'equivoco della mancanza di una distinzione dall'altra sponda. Vi è molto movimento anche nella <c farmacia di Montecitorio, si prevedono, si preparano, si temono combinazioni e erisi future.
Comunque, viene chiusa la sessione parlamentare e ciò sovrattutto per contentare gli zanardelliani: a novembre infatti Zanardelli viene riportato alla presidenza della Camera con non molta larghezza di voti, pur avendone ottenuti anche dall'Estrema Sinistra; e parrebbe che si sia determinata cosi la separazione auspicata, espressione del proposito del ministero di non mutare le basi sulle quali è sorto.
Ma quando viene portato alla discussione il disegno di legge recante modificazioni, definitive, alla legge di pubblica sicurezza e su la stampa, originariamente preparato e presentato dal ministero Budini, si rinnovano le preoccupazioni da parte dell'entourage di Giolitti per l'appoggio dato ancora al ministero dall'altra sponda. L'on. Rosano, ad esempio, arriva a scrivere a Giolitti di essere rimasto stranamente impressionato che, mentre sul disegno di legge parlava l'on. di San Giuliano, vi erano stati insieme gli applausi di Sonnino e le approvazioni di Pelloux, dal che gli era venuto il sospetto di una intesa fra i due; e si domanda: A che giuoco si gioca? *)
In ogni modo il disegno di legge veniva approvato in prima lettura contraria nuovamente soltanto l'Estrema Sinistra, oltre a qualche isolato il 4 marzo 1899 con 310 voti, fra cui quello di Giolitti, sia pure con una dichiarazione, da un interruttore definita anguilla; con altra dichiarazione, pel gruppo zanardelliano, dell'on. Picardi, il quale pur rilevando, giustamente, che non vi fosse urgenza di approvare la legge in esame quando la calma era tornata nel paese, aveva però affermato non potere il partito liberale disconoscere che si potesse discutere su limiti e le discipline della Uberto*
A sua volta l'on. Pelloux, nell'accettare l'ordine del giorno di fiducia presentato dall'on. Enrico Pini e sul quale s'era poi svolta la votazione, aveva tenuto ad affermare che il passaggio alla seconda lettura dovesse senza restrizioni mentali significare accettazione completa del concetto informatore dei disegni di legge e della loro necessità , pur essendo il Governo disposto ad accettare quegli emendamenti che si sarebbero reputati opportuni .
i) Ivi, p. 331. 2) Ivi, pp. 350-51.