Rassegna storica del Risorgimento
PELLOUX LUIGI GIROLAMO
anno
<
1968
>
pagina
<
8
>
8
Amedeo Moscati
Le vacanze per la Pasqua facevano di nuovo interrompere i lavori parlamentari mentre il disegno di legge andava alTesame delFapposita com-missione, costituita in conformità della procedura, per l'approvazione delle leggi col sistema delle tre letture e che non fu composta a differenza di come anche una leggenda ha tramandato con elementi retrivi e di estrema Destra. Basterebbe ricordare che ne fu presidente il deputato Pai-berti sino allora amico di Giolitti alla fortuna prospera e all'avversa .
3. Frattanto, mentre la Camera era chiusa, il ministero, per verità senza una sufficiente preparazione diplomatica, dovuta alla inadeguatezza all'alto ufficio da parte del ministro degli Esteri, ammiraglio Cane varo, faceva eseguire uno sbarco in Cina su la baia di San Mun, con l'intento di averne una concessione, che veniva negata.
Diverse interpellanze erano presentate, talune limitari tesi a chiedere conto al ministro della forma e dell'insuccesso della sua azione, altre addirittura per dichiarare l'ostilità ad ogni espansione coloniale in Cina, e tra queste ultime un paio furono dovute ai giolittiani, molto applauditi dal loro gruppo, proprio perché fosse chiaro il dissenso e il futuro voto contrario.
Dall'andamento generale della discussione, che del resto era ancora in corso, Pelloux, con una mossa come quella di Rattazzi dopo Aspromonte che potremmo chiamare di poca educazione parlamentare traeva argomento per annunziare nella seduta del 3 maggio 1899 che il ministero aveva rassegnato le dimissioni, ma, non limitando la dichiarazione al semplice annunzio, aggiungeva tra l'altro, vale riprodurre testualmente :
Il Gabinetto non può dimenticare o fingere di ignorare che alcune cause incidentali e direi collaterali sulle quali non mi fermo, evidentemente hanno contribuito a intorbidare una situazione parlamentare, la quale era così chiara e limpida prima delle vacanze.
E proseguiva, eccitato da alcune interruzioni, venute dall'assemblea:
ed infatti a chi conosce molte cose ignorate dal pubblico e il movente di alcune mutate idee; a chi ricorda qualche risposta avuta dal Governo quando aveva creduto di rivolgersi a persone autorevoli prima di prendere una qualsiasi risoluzione intorno ad un argomento grave riesce veramente inattesa l'opposizione che ora si manifesta.
L'allusione era a Giolitti e ai suoi, ohe excusatio non petita si diedero a fare delle smentite. Ma nelle Carte Giolitti si trova un documento, che conferma senz'altro la verità dell'affermazione di Pelloux: una lettera privata di questo a Giolitti del 7 maggio *> nella quale viene ricordata una conversazione di mesi prima relativa all'eventuale acquisto di una
1) Ivi* pp 364-65.