Rassegna storica del Risorgimento

ILLUMINISMO; MARCHE STORIA SEC. XVIII
anno <1968>   pagina <20>
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RASSEGNE, DISCUSSIONI E VARIETÀ
RIFLESSI DELL'ILLUMINISMO NELLE MARCHE
L'età napoleonica con quel suo carattere pedagogico connesso all'ideale di una cultura omogenea in tutto l'impero, offre parecchi esempi dello sfotzo di diffusione culturale, fatto specialmente al livello tecnologico. E basterà ri­cordare gli opuscoli distribuiti alle magistrature locali al fine di incoraggiare la coltivazione di questa o quella pianta, l'uso di questa o quella macchina, l'ado­zione di questo o quel sistema,U mentre l'istituzione dei licei dipartimentali apre un discorso sulla formazione di quadri dirigenti educati all'europea.
Pròna dell'esperienza napoleonica, con l'eccezione dei manifesti ideologici delle repubbliche giacobine, scritti per altro in una lingua e con uno stile acces­sibili a pochi,2) non si hanno esempi significativi di organica comunicazione culturale, cioè di ampia circolazione delle idee,3) tra centro e periferia.
L'enciclopedista, poi montagnardo, Alessandro Deleyre, vissuto anche a Parma accanto al Condillac, pur ammirando i Milanesi del Caffè, notava quanto d'arcaico ci fosse in Italia, oltre che per ragioni oggettive, per la mancanza di un centro culturale unificatore come Parigi,4) mentre il Buonarroti eccitava l'uomo colto, lo scrittore illuminato , tagliato fuori dalle correnti vitali del pensiero, a correre in Francia, perché là si salva la... Patria; ...là si prepara lo sviluppo della ragione.5)
i) In qualsiasi Archivio di Stato è agevole individuare le lettere di accompagno delle nuove pubblicazioni con indicato il numero delle copie inviate, che non vanno, nelle Marche, al di là delle 15*20 per ciascuno dei tre dipartimenti. Spesso è possibile apprendere, da elènchi appositamente compilati, i nomi delle persone (in genere agricoltori, industriali, allevatori) che hanno ricevuto le istruzioni , a volte molto bene illustrate.
2) Basterebbe ricordare il sistema di datazione e la ricorrenza di una inconsueta terminologia filosofica. Qualsiasi raccolta delle pubblicazioni repubblicane (noi abbiamo controllato quelle degli Archivi comunali di Camerino e Senigallia, che sem­brano complete) offre esempi di un effettivo quanto astratto sforzo di penetrazione ideologica. Alcune belle osservazioni suìFesp/osìone della carta stampata affissa sui muri, mai bastanti, dei pubblici palazzi dei minuscoli centri di provincia sono in A. CRIVELLO-ci. Una comune delle Marche nel 1798-1799 e il brigante Sciupatone, Pisa, 1893, p. 143; Popolazioni non avvezze ad occuparsi d'altro che della pioggia e del bel tempo, comuni stecchite nella trattazione secolare di faccende che non andavano al di là delle mura castellane, vedevano tutto un arumo nella religione, nella politica, nella famiglia, nel commercio, nelle industrie, nelle mode, nel linguaggio, nel lunario, nelle stagioni...: una vera babilonia.
a) Cfr. F. VENTURI, La circolazione delle idee, in Rassegna storica del Risórgi mento, a. XLI (1954), faRC. 2-3 (Atti del XXXI Congresso storia del Risorgimento), pp, 203-214 (Settecento).
*) F. VENTURI, art, cfc p. 210.
6) A. GALANTE GARRONE, L'emigrazione politica italiana del Risorgimento, in Rassegna cit., fase, eh., pp. 223-242, segnatam. alla p. 223. Il brano di Buonarroti è tratto dal Giornale patriottico di Corsica, da lui fondato a Bastia nel 1790.