Rassegna storica del Risorgimento
ILLUMINISMO; MARCHE STORIA SEC. XVIII
anno
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1968
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26 Sergia Ànselmi
delle lìngue, 1> che nulla può inventarsi da noi in una lingua... spenta >.2* Non è questa un'affermazione di poco conto, anche nel contesto delle modifica* adoni apportate dal riformismo e dalla rivoluzione. Del resto, quasi cinquanta anni dopo, il gonfaloniere repubblicano di Recanati, così riferirà a Roma in materia scolastica: È la barbarie del latino che inceppa le menti dei giovanetti, fa perdere un tempo prezioso ad essi, e li rende quasi sempre incapaci di sentire il bello e il buono .8?
La ratio si articola poi nell'insegnamento dell'eloquenza e poesia, della metafisica e fisiologiche cognizioni congiunte alla geometria, della fisica, della storia, della morale.
Sembrerebbe abbastanza chiaro il modello lockiano dell'ispirazione generale al quale si sovrappone, però, rispetto alla storia, più di un riferimento vichiano.
Non molto d'interessante dice a proposito dell'eloquenza, di cui rivendica l'importanza, e della metafìsica, ma un accenno alla fisica ripropone il tema illuministico, e più propriamente locke-newtoniano, quando afferma che le fisiche cognizioni... di tanto ingrandiscono la sfera dei nostri lumi , *) laddove quel lumi sembra, dire più di molte parole.
Ma il corpo più vivace e localmente nuovo della dissertazione emerge nella parte dedicata alla storia e all'educazione morale. Dopo alcune parole di circostanza sul valore esemplare dei grandi personaggi, Mallio precisa che lo studio della storia... non consiste già... nel caricarsi la memoria di sterili epoche ..., nel sapere se sia esistito al mondo un tiranno di più..., nel seguire le sanguinose tracce d'un famoso conquistatore, che agli occhi della filosofia altro non è che un carnefice dell'umanità, un devastator della terra, ma nel tener dietro, a traverso dei traviamenti degli uomini e dell'orror delle guerre, ai progressi dello spirito umano, ma nel discernere i semi di corruzione ed i principi di decadenza degl'imperi e delle nazioni..., nello stabilire i passaggi ed i gradi in cui passano i popoli dall'elevazione al decadimento, dall'austerità alla depravazione dei costumi... .5) Seguono alcune battute su Traiano, Cesare, Marco Aurelio e Scipione, che introducono l'epitaffio conclusivo sulla storia, che lascia troppo spesso trascurate e taciute le virtuose azioni dei benefattori
*) M. CESAROTTI, Saggio sulla filosofia delle lingue, pubblicato nel 1785 e poi con aggiunte, nel 1788. Forse Mallio aveva avuto nozione delle idee del Cesarotti, che del resto si inserivano nel famoso dibattito fra francesi e tedeschi sulla formazione meccanica (De Brosses e CondìUac) e intniUvo-fantastica (Herder e Mainami) del linguaggio. Dice Cesarotti nel Saggio'. I grammatici sono " veri eunuchi letterari, che incapaci di fecondare una lingua e di ottenere i di lei favori, fanno ogni prova per mantenerla in perpetuo in una sterile schiavitù " , M. CESAROTTI, Saggi, Padova, 1802, p. 185. Ma Mallio potrebbe anche aver conosciuto l'altro saggio di Cesarotti Sopra le istituzioni scolastiche e pubbliche (1797), in cui è raccomandato un insegnamento ispirato da una ragione libera e diretto costantemente dalle viste luminose di pubblica utilità , M. CESAROTTI, Opere, Pisa-Firenze, 1800-1813, XIX, p. 51. Su Cesarotti, G. MABZOT, Il gran Cesarotti, Firenze, 1949.
2) M. MALLIO, Dissertazione, cit., p. 13.
3) Citato da D. CECCHI, L'istruzione nella provincia di Macerata ed un'inchiesta del 1849, in Le Marche nel Risorgimento italiano, Macerata, fase. 34, settembre 1961,
P- 74.
*) M. MALLIO, Dissertazione, cii., p. 15. 6) M. MALLIO, Dissertazione, cit, p. 16.