Rassegna storica del Risorgimento

ANARCHICI ITALIANI STATI UNITI D'AMERICA 1880-1900; BRESCI GAET
anno <1968>   pagina <47>
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L'ASSASSINIO DI UMBERTO I E GLI ANARCHICI DI PATERSON
L'attentato, che costò la vita al Re Umberto 1 a Monza il 29 loglio 1900 per mano dell'anarchico Bresci, fa in Italia la manifestazione più vistosa del* rindividaalismo dei movimenti anarchici, che si affermò negli ultimi venti anni del secolo XIX quale fenomeno da considerare un male inevitabile dei tempi: la morte per attentato è l'incerto del mestiere dei sovrani , diceva presago Umberto 1. Un indirizzo politico che, in quella forma, diede ben presto a ve* dere la sterilità della propria azione e l'inadeguatezza della propria ideologia. L)
A parte vane valutazioni moralistiche, l'atto di Gaetano Bresci non ebbe diretta efficacia sul procedere storico italiano, né vi si iscrive come elemento necessario: errato era trarre esempio dalla Russia, ove la matrice ideologica dell'attentato politico aveva altra aderenza con la realtà della struttura sociale. Non fu tuttavia atto di un pazzo criminale , definizione troppo semplicistica, ma piuttosto la drammatica espressione di condanna di orientamenti di governo, punizione dell'ispiratore e responsabile di repressioni sanguinose e ingiusti­ficate .2) Per questo suo più profondo e duraturo significato Bresci rimase a lungo sugli altari dei rivoluzionari anarchici e dei libertari come simbolo da esaltare. **-
In contrapposto, però, a questa esaltazione di mito, le radici dell'attentato le radici immediate, non quelle ideologiche e storiche e la figura del­l'attentatore non vennero indagate. La rapidità e la brevità del processo, in cui il Bresci fu condannato il 29 agosto 1900 all'ergastolo, e il suo suicidio nel 1901 nel penitenziario di Porto Santo Stefano fecero subito scomparire il Bresci dalla scena, si direbbe senza altra traccia che non fossero il ricordo e la vene­razione degli anarchici italiani.4)
Tuttavia, anche se forse la figura del Bresci appare priva di un suo pre­cipuo interesse o di una grandezza eroica, questo silenzio è inspiegabile ed è valida l'esigenza di un'indagine sia sulla personalità del Bresci, sia sull'am­biente che può averne armato il braccio: in specie, cioè, sul gruppo di anar­chici italiani negli Stati Uniti, donde il Bresci prese le mosse per Monza.
<) Vedi GRAMSCI, L'Ordine Nuovo 1919-1920, Torino, 1954, p. 396 sgg. e Passato e Presente, Torino, 1954, p. 178.
0 AIIFÉ, Storte del Socialismo italiano, Torino, 1965, p. 50. La definizione di pazzo criminale > deìVAvuntU, 2 agosto 1900, in BORGHI, Mezzo secolo di anarchia, Napoli, 1954, p. 43.
8) Vedi BORGHI, op. eli* pp. 97, 127 e 128.
>) Non mi consta l'esistenza di nessuno studio sul Bresci e sull'attentato, salvo quanto scritto sul momento e con carattere di circostanza: da citare solo LUCIANO MILANI, Sull'assassinio di Umberto 1, Re d'iudìa, Bologna, 1900, di cui non ò stato possibile avere visione diretta. Enciclopédia italiana cita solo fuggevolmente il Bresci.