Rassegna storica del Risorgimento

ANARCHICI ITALIANI STATI UNITI D'AMERICA 1880-1900; BRESCI GAET
anno <1968>   pagina <48>
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Luigi Vittorio Ferraris
Scopo di questa nota è appunto richiamare l'attenzione sol problema, " dando conto di alcune ricerche effettuate negli Stati Uniti e integrate, ma in misura molto incompleta, in Italia. 3> Non pretende questa nota, in alcun modo, di esaurire l'argomento, né di illuminarne i molti aspetti, ma solo di offrire nn contributo, pur limitato, mettendo a disposizione del materiale non tutto di facile accesso.
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L'emigrazione italiana negli Stati Uniti va suddivisa, come ben noto, in due distinte epoche. Caratterizzata la prima da una corrente emigratoria in larga parte dall'Italia centro-settentrionale, costituita da lavoratori semi-quali ficati spinti all'espatrio da aspirazioni di miglioramento economico e da aneliti di natura politica: non si trattava di esiliati >, quanto di persone che anda­vano alla ricerca di un più favorevole ambiente per dar vita ad organizzazioni progressiste e rivoluzionarie in più respirabile atmosfera.8) La seconda fase emigratoria viene alimentata principalmente dall'Italia meridionale con moti­vazioni economiche e ad un più modesto livello sociale: la miseria di queste amorfe masse di emigranti le portava ad accettare condizioni spesso inumane nel viaggio e nel primo adattamento negli Stati Uniti, condizioni in cui ogni fermento politico veniva ad essere spento.
Solo dunque dalla prima ondata emigratoria poteva scaturire la volontà a condurre negli Stati Uniti un'attività politica. Ed infatti le prime iniziative politiche di Italiani negli Stati Uniti si collocano subito dopo il 1880, appena aperto, cioè, il flusso della prima corrente emigratoria.4) La molteplicità di tali iniziative, in puntuale riflesso della situazione interna italiana, lascia inte­ressanti tracce nella corrispondenza del Console Generale d'Italia in New York, incaricato della ricerca di sfuggevoli pericolosi elementi o anarchici, i quali, con inimmaginabile facilità, circolavano in permanenza fra le due sponde del­l'Atlantico.
Nel 1885 si segnala la costituzione a New York del Gruppo Anarchico Rivoluzionario Carlo Cafiero : lo statuto è redatto in tono enfatico e utopi­stico con vaghi propositi di azione concreta.0) Numerose giungono da Roma le pressanti richieste di ricerche di anarchici ; fra molti ignoti ) appaiono per-
i) Molto ampio sarebbe il tema del fuoruscitismo del secolo scorso. Vedi SANTA­RELLI, // Socialismo anarchico in Italia. Milano, 1959, p. 50.
2) Negli Stati Uniti ricerche sono state effettuate a New York e Paterson, con particolare riferimento alla stampa periodica; in Italia presso l'Archìvio Storico del Ministero degli Affari Esteri [Arch. St. MAE}.
8) Vedi SANTARELLI, op. cit* p. 50.
*) Tengasi presente che le notizie menzionate nelle successive pagine sa attività politiche italiane negli Stati Uniti sono ben lungi dall'essere complete. Sì tratta di quelle reperite per il perìodo 1880-1894 nell'Archivio Storico degli Esteri: Posi­zione 1/1, V, Pacco 1880-1895, Stati Uniti*Svezia.
G) Lettera 22 luglio 1885 del console generale Baffo: l'associazione ha sede presso Luigi Zaganelli, 88 Park Street.
<*) Fra i nomi citati : Morosini, che avrebbe aperto una banca n New York, ma la cui identificazione è incerta; Beniamino MaccaIuso, ch< nel 1881 aveva lanciato un revolver nella Camera dei Deputati e che parte per New York il 23 giugno 1888; Fernando Antonio, residente a New York; nuclei anarchici a Boston; Alessandro Marocco, nel 1890; Giovanni Cerài