Rassegna storica del Risorgimento
ANARCHICI ITALIANI STATI UNITI D'AMERICA 1880-1900; BRESCI GAET
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Luigi Vittorio Ferraris
H Governo italiano, dopo l'attentato cercò poi dì convincere quello americano sulla necessità di concordare provvedimenti diretti ad impedire l'anarchia. Ma di questa idea, come di altre prima ventilate, anche dagli stessi Stati Uniti, non si fece nulla.*) Il Governo americano, per spirilo di tolleranza e di libertà, non poteva procedere contro chi appariva colpevole solo di manifestare proprie opinioni, oltre tutto un poco bislacche. L'assassinio del Presidente McKinley il 6 settembre 1901 doveva far riconsiderare il problema sino all'emanazione di nuove rigide norme.
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Questi appunti oltre tutto lacunosi non hanno certo risolto l'interrogativo principale: cioè la genesi del regicidio, né quella organizzativa se organizzazione vi fu , né quella politica. Molti lustri sono trascorsi, ma l'interrogativo rimane: l'attentato venne organizzato da qualcuno e da chi? 0, come il suo autore tenacemente affermò, fu un atto concepito e realizzato da un solo individuo, isolatamente?
Bresci viveva in un ambiente, quello di Paterson, ove i gravi fatti del 1898 saranno stati commentati, deplorati, vituperati. In quel clima l'idea della fisica eliminazione del simbolo delle responsabilità delle cannonate di Milano poteva affiorare in modo naturale e logico. Gli anarchici di Paterson, isolati sì, ma sotto l'influenza oramai della democrazia americana, che neutralizzava i loro aneliti di sovversione (e di qui il loro affanno a dimostrare di essere tranquilli cittadini), non hanno l'aria di essere la molla di cosi tragico gesto. Ma Bresci, ancora non permeato dai nuovi sentimenti della libertà americana, ancora vicino all'irruenza toscana, cadde forse in Italia, nel suo soggiorno che doveva essere breve, sotto l'incantesimo della ribellione e del castigo. In una forma di eroismo egocentrico si assunse la missione del vendicatore e questa convinzione armò 1 suo braccio in un alto disumano, oltre che vano.
Sono mere ipotesi. Queste pagine ne hanno forse chiariti i contorni, se pur in parte, ma tutte rimangono valide e plausibili. Gesto isolato ed individuale, maturato nella mente del Bresci al contatto di rinnovate esperienze italiane? Ovvero strumento di una cospirazione, di cui il misterioso caso di Spe-randio Carbone sarebbe il primo anello? La scomparsa di Bresci ha forse seppellito per sempre la risposta conclusiva.
LUIGI VITTORIO FERRARIS
l'Italia di agenti di polizia per la sorveglianza degli anarchici negli Stati Uniti, ma la notizia venne ufficialmente smentita IPDP, 22 agosto 1900).
l) c! 1896 una proposta americana dopo l'assassinio dell'imperatrice Elisabetta era stala respinta da Pelloux, che affermava essere impossibile denunciare Lutti gli anarchici che si recassero all'estero (Dispaccio 27 settembre 1898 dall'incaricato d'affari a. Washington e lettera 30 ottobre 1898 di Pelloux al ministro degli Esteri). Una precedente proposta del ministro Ulano, nel 1894, non ebbe neppur essa successo.