Rassegna storica del Risorgimento

MARCHETTI LEOPOLDO
anno <1968>   pagina <68>
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Federico Curato
nelle vicende e negli uomini (Novara, 1948); fondava e dirigeva sino alla Sna ecomparsa la rivista II Risorgimento, che in breve tempo riusciva ad acquistarsi una sua propria funzione nel mondo dei risorgimentisti e degli studiosi di storia contemporanea.
Nel campo organizzativo provvedeva a sistemare la mostra Il Risorgi­mento italiano attraverso il francobollo donata da Marco De Marchi (1950); organizzava Tanno seguente in un salone dell'Istituto con materiale messo a disposizione da biblioteche, archivi, musei ed enti belgi e italiani un'esposi­zione di cimeli di Giovanni Berchet; collaborava all'allestimento presso l'Isti­tuto Italiano di Cultura di Londra alla Mostra Great Sritain and Italy during the Risorgimento: 1815-1848 voluta dall'ambasciatore duca Tommaso Gallarati Scotti; allestiva una mostra in occasione del centenario della morte di Tom­maso Grossi curando anche la relativa pubblicazione apparsa per l'occasione.
Negli ultimi 15 anni la Sua attività quale ordinatore ed organizzatore di Mostre ebbe nuovi impulsi anche in relazione a ricorrenze di Centenari di avvenimenti importanti: dopo aver riordinato le raccolte del Civico Museo navale didattico, organizzò la Mostra di Silvio Pellico (1954) e quella di Rosmini (1955) nel centenario delle loro rispettive morti; nel 1959 organizzò la Mostra in Palazzo Reale H Cinquantanove. Dal Convegno di Plombières all'armistizio di Villafranca ed allestì le mostre commémorative di Magenta, di Melegnano e di Vercelli; nel 1961 fu uno dei due ordinatori della Mostra storica di Torino L'Unità d'Italia; nel 1963 ideò e realizzò in Via S. An­drea 6 il Museo di Storia contemporanea 1914-1945, dato che i locali di Via Bor-gormovo 23 risultavano insufficienti per ospitare la parte riguardante il suddetto periodo; nel 1967, infine, organizzò in Castello, poco prima di mancare ai vivi, la Mostra commemorativa del Centenario della inaugurazione della Galleria Vittorio Emanuele II.
La Sua attività di studioso e di scrittore fu instancabile: oltre al grosso contributo dato alla monumentale Storia di Milano edita dalla Fondazione Treccani (per la quale egli scrisse la seconda metà del XTV volume e cioè Il Decennio di Resistenza 1848-1859 ), diede alle stampe scritti di varia natura, sia in occasione di ricorrenze, quali Antonio Rosmini a Roma e a Gaeta nel 1848-49 (1955); Massimiliano d'Asburgo. L'uomo (1957), le Note autobiografiche di Giuseppe Marcerà (1957), La stupenda avventura dei Mille (1960), Tommaso Gallarati Scotti (1966); sia per preparare quegli strumenti di lavoro (com'Egli modestamente li definiva) che riescono di valido e sicuro orientamento agli studiosi, quali l'inventario delle Carte Bertani (1962). Ma non vanno taciuti i sette volumi delle Strenne dell'Istituto Gaetano Pini i quali, editi tra il 1957 ed il 1967 (l'ultimo, relativo alla Galleria di Milano, è uscito postumo), costi­tuiscono quasi una storia organica di Milano tra la seconda metà del Settecento e la fine della seconda guerra mondiale. Dico quasi perché in effetti manca mi volume per il periodo 1815-1848, che certamente un giorno o l'altro Egli avrebbe scritto per completare il quadro.
Libero docente di Storia del Risorgimento nel 1956, fu incaricato dell'in­segnamento di tale disciplina presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Uni-versila di Milano dal 1958 al 1964; successivamente ebbe l'incarico dell'inse­gnamento di Storia Contemporanea nella Facoltà di Scienze Politiche delPUni-versila di Pavia. Presidente del Comitato di Milano dell'Istituto del Risorgi­mento Italiano, Vice Presidente della Società Storica Lombarda, Socio corri* spon dente dell'Istituto Lombardo di Scienze e Lettere, il Marchetti ha portato