Rassegna storica del Risorgimento
CRISPI FRANCESCO CARTE; MANCINI PASQUALE STANSLAO CARTE; MUSEO
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1968
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Le carte di A. e L. Calandrelli
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di Pietà di Roma perché come dice la lettera che li accompagna il 1 agosto 1846 ha comunicato alcune notizie relativamente al preteso diritto di legnare che vanta la popolazione di Civitavecchia .
Altre carte riguardano le asportazioni di pezzi d'artiglieria a Roma, Civitavecchia e Forlì per ordine dei Napoletani nel 1814. Al periodo francese ci riportano le notizie sull'assedio di Civitavecchia durante la Repubblica romana del 1798*99.
Alessandro Calandrelli ha conservato minute, abbozzi, lavori preparatori, note varie, ma solamente in pochi casi la corrispondenza con amici e colleghi. Un G. Chiassi (da non confondersi col Giovanni mantovano), nel 1840, gli parla di un presunto figlio di Pio VII, impazzito dopo lunga prigionia. La lettera ci apre ano spiraglio su una innocente passione, che accomuna Calandrelli a Pio IX, quella delle sciarade.
Come ho già avuto occasione di notare, l'ufficiale romano è in rapportò a Napoli con gli Ulloa e a Roma con. Pietro Rosella. *) Nel 1843 Luigi Sella gli descrive, con macabra ricchezza di particolari, l'esecuzione di Domenico Abbo. Tra il 1838 e il 1840 Enrico Gasperini di Bologna espone un suo progetto di miglioramento del servizio sanitario militare, basato sull'esperienza personale in Turchia.
L'avvento di Pio IX non muta la vita militare di Alessandro Calandrelli, ufficiale sempre più apprezzato per la sua indiscussa capacità tecnica. La medaglia d'oro di benemerenza premia il Regolamento del vestiario della Guardia <dvica. e si può, quindi, assegnarne la paternità al Calandrelli. Di questo periodo è- anche una relazione sulla missione in Francia, nel 1847, di Filippo Lopez per acquisto di fucili. Alessandro non parteciperà alle operazioni militari del 1848 nel Veneto; sarà a Roma il 16 novembre. In una nota difensiva scritta anni dopo, si vanta di non aver fatto sparare il cannone in piazza del Quirinale. Altri ufficiali se ne erano arrogati il merito, ma il colonnello forse non ha torto quando asserisce di non aver mai dato l'ordine di far fuoco... Nessuno, quindi, può dire di averlo disobbedito.
Le carte del periodo della Repubblica romana sono pochissime. Per lo strano destino ohe fa arrivare i documenti nei luoghi più impensati, ecco, assieme alla lettera di trasmissione del principe di Canino al Comitato esecutivo, questo verbale originale della prima seduta della Commissione di guerra.
Commissione di Guerra
Processo verbale della prima riunione della detta Commissione. In esecuzione del decreto emanato dall'Assemblea, il di 17 marzo 1849, i membri componenti la Commissione di Guerra: Giusti, Pisacane, Carducci, Maubeuge si sono per la prima volta riuniti; e trovandosi in maggiorità, non mancando che il solo Ccrroti, hanno creduto, ad unanimità, redigere il presente processo verbale, onde ottenere degli ajuii e dei schiarimenti necessari al disimpegno del loro mandato.
1 La detta Commissione propone all'Assemblea come suo segretario il cittadino Daria di Genova,
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t) EMILIA MORELLI, Tre Profili. Benedetto XIV, Pasquale Stanislao Mancini], Pietro RoseOL Roma, Edizioni dell'Ateneo, 1955, p. 98.