Rassegna storica del Risorgimento
CRISPI FRANCESCO CARTE; MANCINI PASQUALE STANSLAO CARTE; MUSEO
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1968
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Libri e periodici
importanza del Giornale Democratico uscito a Brescia dal 1797 al 1799, fondato da Giovanni Labus, erudito di gran fama, archeologo, epigrafista, corrispondente del Foscolo. 11 giornale del Labus, appoggiando l'opera del Governo Provvisorio, divulgò i principi della democrazia, e combatté la resistenza del mondo oligarchico-ari-stocraliro, con esemplare vigore, contribuendo efficacemente alla formazione del nuovo spirito pubblico. Conclude il volume la relazione sul Giornale e il Foglio di Passariano di Antonio Faleschini, noto scrittore e appassionato studioso di storia friulana.
EMILIO COSTA
RENATO ZANCIIEIU, La popolazione italiana in età napoleonica. Studi sulla struttura demografica del Regno italico e dei Dipartimenti francesii Bologna, Museo del Risorgimento, 1966, in 8, pp. 620 -f- CHI. S. p.
È con vero piacere che segnalo questo importante studio sulla popolazione ita* liana dell'epoca napoleonica. In linea con gli aumentati interessi verso l'epoca napoleonica, un tempo ingiustamente trascurata in Italia, esce questo volume che potrà essere per la scienza demografica di fondamentale importanza.
Utilizzando fonti a stampa e manoscritte lo Zangberi ci fornisce con rigore cri* tico un'esauriente anche se non conclusiva panoramica della struttura della popolazione italiana dal 1796 al 1814, che sarà di grande giovamento agli studiosi di storia.
Le fonti edite sono costituite per lo pia dai preziosi ed ormai rari almanacchi dell'epoca e dalle raccolte ufficiali di documenti della Cisalpina, nonché da altri studi recenti a carattere locale o regionale, quelle inedite sono tratte dall'Archivio di Stato di Milano e dal Drzavni Arhiv di Lubiana.
Naturalmente le difficoltà dell'autore sono state molteplici; non è tra l'altro agevole far quadrare tra loro le cifre, talvolta contradditorie, prese in considerazione.
La conclusione che si può tirare dall'esame dei dati raccolti è la seguente : mentre l'incremento medio annuo aritmetico della popolazione italiana nel corso del '700 è stato dello 0,57 (l'aumento generale della popolazione nel secolo XV Hi è stato del 56,5 rispetto a quello precedente), tra il 1791 ed il 1811 è disceso allo 0,22 , per poi salire tra il 1811 ed il 1821 allo 0,40 . Appare perciò che il nostro paese si avvicina per quanto riguarda l'andamento sfavorevole dell'espansione demografica, a nazioni come la Russia, cui l'epoca napoleonica apportò carestie e guerre. Osservando le varie città principali d'Italia, deduciamo quanto segue: dal 1795 al 1809 Torino perde il 32,06 del suo ammontare demografico ; Roma dal 1796 al 1812 perde il 2946; Venezia dal 1795 al 1810 perde il 22,59; Milano guadagna invece (al pari di Mantova); Bologna, Firenze e Genova registrano un calo. Nel complesso le città centro-settentrionali denunciano una depressione demografica, dovuta alla crisi sociale, politica ed economica che le investe anche se non per colpa unicamente del regime napoleonico..:
Opposto risulta invece l'andamento demografico per dipartimento: quasi dovunque possiamo constatare aumenti in unità e percentuali.
Cioè quello che perdevano le città guadagnavano le campagne o i minori centri urbani. Cosi nota lo Zangberi e rileva che l'osservazione del Valeriani (autore sotto lo pseudonimo di Coraccini di una memoria sul Regno italico, fondamentale perché scritta da nn osservatore coevo agli avvenimenti narrati) è solo in parte valida.
Negli agglomerati urbani si registra un'eccedenza delle femmine rispetto ai maschi, mentre nei dipartimenti il fenomeno è generalmente inverso; anche per questa rilevazione la spiegazione si deve trovare nella Btoria. Interessanti sono infine le considerazioni che si possono fare riguardo alle professioni, alla frequenza delle nascite e delle morti, ecc. 11 lettore potrà trovare la risposta ad alcuni dei numerosi interrogativi dell epoca napoleonica, consultando ed interpolando il materiale conte* nulo nelle numerose tabelle di appendice (oltre che seguendo nel testo). Ci saranno da fare piccole scoperte. Naturalmente l'indagine potrà esscro completata successi-