Rassegna storica del Risorgimento

COSTITUZIONI FRANCIA 1814; COSTITUZIONI FRANCIA 1830; ROSSI PEL
anno <1968>   pagina <517>
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JP. Rossi e tà Monarchia di Luglio 517
anche, come si potrebbe sostenere sulla scia di certe affermazioni di scrit­tori francesi che hanno considerato un pò* troppo formalisticamente sia il titolo sia l'oggetto del Cours de droit conslUutionnel, il vero inizio di questa disciplina. E ciò non solo per la opportunità di un riferimento agli albori di quella scienza in età giacobina , si pensi all'interesse dei famosi Elementi del Compagnoni, il primo studio d'insieme sui principi ispiratori di un tipo di costituzione scritta di marca francese, *) ma, soprattutto, perché non si può prescindere nella storia della dottrina giuspubblicistica dalla presa in considerazione della riflessione esplicita ed implicita sul­l'insieme dei problemi giuridici riguardanti l'organizzazione di uno Stato costituzionale ed ai relativi rapporti tra governanti e governati susseguitisi dalla Rivoluzione alla Monarchia di luglio in Francia e nei paesi ove si esercitò in qualunque modo un'influenza francese. La storia della dottrina costituzionalistica, infatti, è direttamente in rapporto con la vicenda delle istituzioni politiche nella contemplazione delle quali la pubblicistica trae alimento e vigore per la propria riflessione. Essa è pertanto sempre intima­mente collegata alla realtà della prassi costituzionale né è ipotizzabile per la dottrina l'adozione di un artificiale dies a quo fondato su criteri estrin­seci e formali. In realtà il suo inizio in senso tecnico si ebbe con la prima riflessione giuridica, comunque avvenuta e formulata, sulle costituzioni scritte ed è vano, quindi, ricollegare, come talvolta si fa, la genesi della pubblicistica alla comparsa di questa o di quell'opera che, per la veste o per il contenuto, ne dovrebbe rappresentare in senso assoluto l'archetipo. Il negare, come è stato fatto da Santi Romano, contenuto giuridico al Cours di Pellegrino Rossi per la troppo vasta apertura verso i problemi della politica, ha rappresentato lo sforzo di voler applicare ad oltranza categorie e modi di giudicare sconosciuti al mondo della prima metà del­l'Ottocento proiettando nella storia della scienza giuridica quel tipo di va­lutazione isolazionistica del diritto destinato a colpire ogni possibilità di comprendere i motivi di fondo che hanno accompagnato la formazione' della pubblicistica.2) Onde più rettamente è stato fatto dalFEsmein che ha collocato il Rossi tra gli autori che più hanno contribuito alla forma­zione della moderna scienza costituzionalistica, anche se ha voluto accre­ditare poi un'eccessiva derivazione inglese del Cours de droit constitutionnel
l) A. MORELLI La prima cattedra di diritto costitiudonalet hi Archivio giuridico, II, 1898, p. 61 e segg.; A. MORELLI, L'insegnamento del diritto costituzionale e l'uni­versità di Ferrara al tempi della Repubblica Cisalpina, in Atti del li. Istituto Veneto dì Scienze, Lettere ed Artl 74, porte II, 1914-1915, p. 661 e segg.; Giacobini UtdUmi, a cure di D. CAKTIMOIII, Bari, 1956, voi. I, p. 416 o Begg.; C. GIIISALIIEIITI, Le eosti* tuzioni < giacobine* (1796-1799), Milano, 1957, p. 156 e egg.
3) 5. ROMANO. Prinetpii di diritto costituzionale generale, ti ed., ri voi ut, Milano, 1947, p. 29.