Rassegna storica del Risorgimento

COSTITUZIONI FRANCIA 1814; COSTITUZIONI FRANCIA 1830; ROSSI PEL
anno <1968>   pagina <518>
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Curio Ghiaalberti
e delle altre opere del costituzionalismo francese del primo Ottocento. *> Che il destino del Rossi, proprio per aver egli professato il diritto costitu­zionale nella Francia di Luigi Filippo, è stato quello di apparire come il teorico delle carte francesi, nel migliore dei casi, o. più semplicemente, il divulgatore dei postulati sui quali si fondava la struttura politica della monarchia di luglio. 2) Valutazioni queste estremamente limitative e, per­tanto non idonee a comprendere l'importanza del Cours nella vicenda del costituzionalismo ottocentesco e non solo per la fama e l'apertura inter­nazionale dell'autore, ma soprattutto perché la tematica dell'opera sottin­tendeva chiaramente nella prevalente meditazione sull'ordinamento fran­cese, un discorso sull'intero problema delle istituzioni politiche in rap­porto all'evoluzione della società civile.
Che, poi, la realtà della Francia della Restaurazione costituisse il ne­cessario punto di appoggio per la meditazione giuridica del Rossi è indu­bitabile: obbligato com'era dalla natura stessa del suo insegnamento sul diritto costituzionale francese a fondarsi sulle istituzioni politiche vigenti nella Nazione d'oItr'Alpe, non poteva in alcun modo giungere alla formu­lazione di principi di ordine generale senza dedurli da quella realtà costi­tuita dall'ordinamento della, monarchia di luglio, considerata nella sua prospettiva storica e valutata comparandola alle strutture costituzionali altrove vigenti. Non per questo, però, può accettarsi il giudizio limitativo e, in certo senso, negativo, che ha fatto di Pellegrino Rossi soltanto il divulgatore dei costituzionalismo della monarchia di luglio o il teorico delle carte francesi della Restaurazione. Il costituzionalismo dell'età di Luigi Filippo era, peraltro, un simbolo per tutta l'Europa liberale e forte era allora l'ideale costituzionale rappresentato dalla Francia: assurdo era pensare che un progressista moderato, temprato di idee liberali, potesse sottrarsi alla influenza di concezioni simili ed all'esaltazione della loro traduzione in realtà politica avvenuta con la Rivoluzione di Luglio. Ma appunto nella comprensione delle ragioni che avevano portato la maggiore tra le nazioni dell'Europa continentale a quella soluzione del proprio problema costitu­zionale e nella valutazione dei principi ispiratori di quel tipo di struttura politica, si rivelava la vocazione scientifica del Rossi tendente alla formula­zione di canoni di ordine più generale, e la sua capacità di dedurre dal giudizio su quella prassi costituzionale francese un insieme di postulati teorici. Né a ciò egli giungeva impreparato. Perché già nella sua esperienza
l) A. ESMSIN, ElénwniH de tinnì comtitutionnel /roncata et compare, HI" édit, Parigi, 1903, p. 47.
3) M. DuvKiiKRii, Dralt caiistitufioimot al Uutitutìons yoUUquea, Parigi, 1955, p. 126. Su traeste linee, peraltro, è L, LKHKIIMANN, Puliagrtno Rossi, cit., p. 115: Co cours n'étjiit qu'anc jiijitifirntton de la Cluirtc do 1830.