Rassegna storica del Risorgimento
COSTITUZIONI FRANCIA 1814; COSTITUZIONI FRANCIA 1830; ROSSI PEL
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1968
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P. Rossi e ta Monarchia di Luglio
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svizzera di docente e di pubblicista, aveva avuto modo dì conoscere il Si smondi, il primo dei teorici di quei costituzionaUsmo liberale sorto come coscienza riflessa delle istituzioni rappresentative europee postrivoluzionarie, e, quindi, aveva potuto già allora meditare sul valore della pura speculazione giuridica, sull'utilità della disamina dei principi primi del diritto costituzionale.]) Fura speculazione e principi primi che lo portavano ad acquisire una profonda consapevolezza delle categorie e dei postulati sui quali si fondava il moderno diritto pubblico generale ma che, con ogni probabilità, l'avevano anche indotto a commettere qualche errore di valutazione quando, nella Svizzera del 1832, tentò di far approvare quella riforma costituzionale che portava appunto il suo nome. Ignaro della reale forza dell'atomismo cantonale e, quindi, contando su una troppo vaga prò* spettava federale, dovette assistere alla reiezione di quel Pacte Rossi che voleva trasformare la Confederazione in ima nuova realtà più omogenea. Quello schema federale col quale aveva contato di poter superare le sovranità cantonali a sfondo conservatore, pur senza commettere Terrore dei radicali giacobineggianti di prospettare soluzioni totalmente imitarle e centralizzate, era evidentemente troppo astratto, non fondato, cioè, sulla considerazione della realtà politica della Svizzera dei suoi tempi, ancora fortemente legata per tradizione storica all'atomismo cantonale. 2*
L'intellettuale engagé, il pubblicista aperto alle sollecitazioni ed alle istanze contemporanee, ma ancora non suHicientemente disincantato nei confronti di quella tradizione giuridica di derivazione giacobina che sperava di organizzare more geometrico realtà qualitativamente difformi, era fallito come legislatore svizzero anche per i condizionamenti di una formazione culturale di stampo illuministico.
Come professore di diritto a Parigi, nel suo ambiente naturale, poteva in una nuova veste intraprendere quell'esperienza destinata a dargli la maggiore fama scientifica, avendo altresì la possibilità di verificare, nella meditazione sulla mutevolezza delle istituzioni politiche francesi, quel principio della storicità del diritto sul quale si fondava la reazione all'astrat
ti Sull'amicizia tra il Bossi ed il Sìsmondi, cfr. G. FEUBETTI, Esuli del Risorgi' mento in Svizzera* Bologna, 1948. p. 19 e segg.
2) Sulla partecipazione del Bossi ai tentativi di dar vita ad una soluzione federale del problema politico svizzero nel 1832, cfr. L. LKDEIIMANN, Pellegrino Rossi, vìi., p. Z e segg.; W. E. RAPIMI un. Troia economiste genévois et In réoision du Pacte federai de 1815, nel voi. Scliweiterlscha Wirtschaftsfragen pillili), in onoro di Fritz Mangold, Basilea, 1941 { G. FEOKETTI, Esuli del Risorgimento, rit., p. 55 e segg. Può essere ime. recante notare conio, anche dopo il fallimento della sua esperienza legislativa in Svizzera, 1'. Bossi, Cours de droll constitulionnvl, t. III, p. 353 o segg., ne lamenterà ancora la mancanza di unità statale, ravvisando in ciò la causa del nudi passati di quel In nazione e della persistente tendenza di molti suoi cantoni a trasformarsi da democratici in oligarchici, Quasi rinnegando la propria origine comunale.