Rassegna storica del Risorgimento

COSTITUZIONI FRANCIA 1814; COSTITUZIONI FRANCIA 1830; ROSSI PEL
anno <1968>   pagina <524>
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Carlo GlusuUwrlì
nella delle sue caratteristiche fondamentali, appare come il modello del vero governo nazionale tendente a salvaguardare l'interesse generale, l'egua­glianza civile e lo sviluppo dei singoli in armonia con i postulati del liberalismo.
A rendere omogenea la società civile francese ed a legarla sempre più intimamente con lo Stato fu l'opera secolare della Monarchia d'Antico Regime sulla quale tanto insiste il Rossi non già per dimostrare, con antistorici paralleli istituzionali, quella legittimità del potere regio tanto cara ai teorici della Restaurazione, ma per illustrare la funzione storica di unificazione nazionale adempiuta dai sovrani assoluti prima della Rivolu­zione. Il particolarismo comunale, le strutture corporative, il privilegio feudale costituivano il retaggio più vistoso del Medio evo e l'ostacolo più forte sulla strada dell'unificazione nazionale. Il Cours del Rossi sottolinea, l'opera dei sovrani che lottarono contro tale retaggio ed ostacolo, trasfor­mando al tempo stesso la cornice istituzionale dello Stato che, originaria­mente retto da una monarchia feudale, veniva sottoposto nel tempo ad una monarchia nazionale. Da questo angolo visuale, l'intera storia di Francia, da Filippo il Bello a Luigi XVI, con la sua costante tendenza al rafforza­mento del potere centrale, alla fusione delle singole parti in più vaste entità, alla formazione di unità territoriali omogenee, avendo avuto come risul­tato la creazione di una Monarchia nazionale, appare la premessa logica e necessaria di quella che si viene ad aprire nel 1789.1J Nel respingere cosi la contrapposizione tra la Francia dell'Antico Regime e quella della Rivo­luzione, il Rossi sembra rigettare quella visione storica fondata su ima pre­tesa trattura o soluzione di continuità, e ciò per il suo preminente interesse per il fatto nazionale. I re di Francia hanno creato ima nazione territorial­mente unitaria, e ciò non è piccolo merito; la Rivoluzione ha, poi, conti­nualo la loro opera realizzando un'unità nazionale sul piano morale e civile. In questo quadro il vero limite dell'assolutismo monarchico d'antico regime non è stato di avere strumentalizzato, nella sua opera di unificazione, la società civile assoggettandola al potere, ma, invece, quello di non avere portato alle estreme conseguenze il processo di formazione di una realtà nazionale omogenea e compatta: a La monarchie absolue avait seconde jusqu'à un ce ria in poinl et dans ccrlaines limites le développcment de l'unite nationalc en Franco ... Cepcndaut le pouvoir absolu travati pas pu accomplir l'oeuvre de l'unite nationalc franvaisc. Cet accomplisscment n'etait pas dans sa nature. Il avait sana doute détruit tonte independance, tout obstacle au développcment de sa propre puissancc; mais dea que ces
i) P. Mossi, Court cit, l. I, p. 164 e segg.