Rassegna storica del Risorgimento

GARIBALDI GIUSEPPE; URUGUAY STORIA 1847-1848
anno <1968>   pagina <552>
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Salvatore Candido
capitale, il 28 settembre, il colonnello José A. Coste ministro della Guerra e della Marina, comunica al glorioso reduce che il Governo, il 24 precedente, aveva deciso di porre ai suoi ordini la flotta della Repubblica. Sono impartite disposizioni perché Garibaldi prenda contatti ed accordi con gli ammiragli delle potenze mediatrici (Gran Bretagna e Francia), comandanti delle flotte alleate che operavano nel Rio della Piata, al fine di concretare il piano delle imminenti operazioni contro la flotta argentina.])
La fama della Legione Italiana si va diffondendo 6empre di pia per l'Italia. Se ne faceva eco, nella sua edizione del 18 maggio 1847, il quotidiano monte* videano El Corner do del Piata che comunicava con compiacimento che nel­l'ottavo Congresso degli scienziati italiani, tenutosi a Genova nel 1846 alla pre­senza di più di mille congressisti, erano state ricordate le gesta di Garibaldi e della sua Legione e che pubblicazioni edite in Italia sulla battaglia di Sant'An­tonio erano state vendute a beneficio dei terremotati della Toscana. Il giornale faceva conoscere, inoltre, l'iniziativa dell'offerta di una spada d'onore per Gari­baldi, di una medaglia d'oro per Anzani e di una di bronzo per tutti i combat­tenti in quella giornata. Anche gli altri eventi che si riferiscono ai legionari italiani trovano nei giornale il più ampio risalto.2)
Il 25 maggio 1847, nella nuova organizzazione data all'esercito uruguaiano, fu soppresso il cosi detto Comando generale delle armi e sostituito da un comandante in capo unico, nella veste di Capo di tutte le forze armate della difesa della capitale: quest'uomo, cui in effetti erano affidate le sorti stesse della guerra e del paese, fu Garibaldi, uno straniero cioè contro cui si appun­teranno ben presto risentimenti ed odio anche per la volontà che egli ebbe subito a manifestare di resistere ad ogni costo ed a prezzo di qualsiasi sacrificio, secondo gli intendimenti ed i propositi che aveva saputo ispirare ed imporre ai volontari connazionali che avevano accettato di militare ai suoi ordini.
Il decreto firmato dal Capo provvisorio dello Stato, Joaqufn Suorez, e dal ministro della Guerra e della Marina, Francisco J. Munoz, porta la data del 28 giugno e dice testualmente che Garibaldi è nominato Gefe de todas las fuerzas empleadas en su defensa (della Capitale). Sono ai suoi ordini imme­diati il colonnello José Villagran, al comando della I Divisione e, al comando della II, che comprendeva anche i reparti della Legione Italiana, il colonnello Juan Crisostomo Thiebaut, ufficiale francese che aveva servito in gioventù nelle armate di Napoleone e che aveva, nel marzo del 1843, contro la volontà dei rappresentanti diplomatici francesi in Uruguay e dello stesso ammiraglio comandante la flotta francese nel Rio della Piata, assunto il comando dei volon-
Io À.G.NM. sarà prossimamente pubblicato nel 1 volume dell'epistolario di Gari­baldi che comprenderà le lettere del primo periodo latino-americano.
') Trovasi in A.G.NM,, Fondo MiniBterio de Guerra y Sfarina >, Cassa 1383. D'ora innanzi detto Fondo sarà indicato con la sigla M.G.M. .
3) Per la sottoscrizione per la spada d'onore a Garibaldi vedasi CESANE SFKIXAN-ZÙS, Storta del Risorgimento e deWVnUà d'ftuUu, voL IH, Milano, 1936, pp. 4243 e 961-9(52 che pubblica, anche, nelle pagine 40-41, le riproduzioni fotografiche dell'appello del 14 ottobre 1846, da Firenze, di Carlo F anzi e Cesare Della Ripa per la sottoscri­zione Nazionale e del disegni della spada. La pubblicazione che, secondo il giornale monte vi deano, era stata venduta a beneficio dei terremotati era, senza dubbio, il vo­lumetto sulle gesta della Legione Italiana pubblicato dal colai ino! lo toscano Cesare de Laugier che militava nell'esordio granducale.