Rassegna storica del Risorgimento

GARIBALDI GIUSEPPE; URUGUAY STORIA 1847-1848
anno <1968>   pagina <559>
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Garibaldi sulla via del ritorno
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lo doveva rivolgerò lo etesso Garibaldi dopo Bei anni di lotte incessanti al ser­vizio di una Patria che non era la sua.
Garibaldi delinea rapidamente nelle Memorie gli ultimi eventi svoltisi a Montevideo che rendevano ormai pressocché inutile l'opera sna e dei suoi com­pagni e scrive testualmente: In quei giorni (credo principio del 1848), la no­tizia delle riforme pontificie era giunta sino a noi; e l'insofferenza delle popo­lazioni Italiane al dominio straniero, che fosse al colmo, già era manifesto in tutte le corrispondenze che giungevano nel Piata
L'idea del ritorno in patria e la speranza di poter offrire il nostro braccio alla sua redenzione da molto tempo facevan palpitare l'anime nostre. Era dolo­roso abbandonare il paese d'asilo, la patria adottiva, i fratelli d'armi, è vero; ma la quisLione di Montevideo, era divenuta veramente una transazione diplo­matica; e per noi, altro non rimaneva che tedio, e mortificazione, se non peg­gio: ciocché ben si poteva congetturare avendo da fare col governo Francese sempre ostile alla nazionalità nostra.
In tale stato di cose si decise di riunire un pugno dei nostri migliori i mezzi di trasporto, e veleggiare per l'Italia.1)
Brevi notizie sono date dallo stesso Garibaldi nelle due redazioni delle Memorie sull'inefficacia dell'intervento presso Rosas delle Potenze mediatrici (Gran Bretagna e Francia). Non troviamo, invece, alcun accenno ai contatti avuti con l'internunzio apostolico a Rio; ma è significativo che l'autore o meglio il firmatario della lettera che aveva maturato, dopo gli eventi del 1849, il suo acceso sentire anticlericale, indicasse nelle riforme pontificie (ma soltanto nella seconda redazione delle sue memorie) una delle cause prime che dovevano av­viare lui ed i suoi compagni sulla via del ritorno. Anzi nella I redazione del­l'autobiografia leggiamo: Varcammo così l'Oceano, incerti sulle sorti dell'Ita­lia, altro non sapendo che delle prime riforme di Pio DC, e mi pare alcune voci non certe della rivoluzione di Palermo;2) e nella seconda: Varcammo così l'Oceano, incerti sulle sorti d'Italia, altro non sapendo, oltre alla riforme pro­messe da Pio IX . )
Pertanto, al momento della partenza da Montevideo, il 15 aprile del 1848, erano giunte a Montevideo soltanto le prime ed incerte notizie della rivolta palermitana del 12 gennaio.
Uno studioso delle prime vicende di Garibaldi negli anni sud-americani, Alessandro Luzio *) esaminava attentamente, in due magistrali articoli apparsi moi­ri anni or sono su di un quotidiano milanese, quell'episodio della vita di Garibaldi. s) Esprimeva poi l'augurio che potesse un giorno conoscersi l'esatto
riograndensc (1837-1858), Roma, 1964, p. 23; il primo annuncio dalla speranza di ri­torno lo abbiamo in una lettera di G. B. Cuneo Mazzini dell'8 agosto 1841, pubbli­cata in nota alla lettera MCGCLXXXTv", in SJS.L, Epist, X, pp. 274-277 in cui leggiamo fra l'altro: Garibaldi, ch'eliti ben conosce, e che trovasi a qualche distanza di qui, all' tende ei pure ansioso novelle delta Patria, e l'invito a tornarci a far prova del suo coraggio .
i) Cfr. Le Memorie, clu, t. II, pp. 228*229.
3) Ibidem, tJ, p. 155.
*) Ibidem, u II, p. 28.
*) per gli anni di Garibaldi in Brasile vedasi, fra ridirò, il saggio I primi possi di Garibaldi in America incluso nel volume: Garibaldi, Cavour, Verdi. Nuova serie di studi e ricerche sul Risorgimento, Torino, 1934.
r) Vadansi i seguenti articoli apparsi sul Corriere della Séra'. Nuovi, studi sul Risorgimento. Carlo Alberto, Garibaldi, Mazzini nel 1849, deu"8 dicembre 1927 e