Rassegna storica del Risorgimento

GARIBALDI GIUSEPPE; URUGUAY STORIA 1847-1848
anno <1968>   pagina <561>
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Garibaldi sulla via del ritorno
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americani, che la prima redazione del testo fosse stata fatta in lingua spagnola con la collaborazione dì più persone abituate per lunga consuetudine a pensare e ad esprimersi in detta lingua piuttosto che nel natio dialetto; potrebbe, an­che, essersi verificato il caso che la prima redazione della lettera fosse stata fatta da una sola persona (ad es. Cuneo) e che successivamente i due firmatari abbiano apportato numerose variazioni al testo prima di spedirlo; in seguito, invece, fu reso nolo il testo originale redatto dal Cuneo.
Può essere, altresì, avanzata l'ipotesi che, successivamente all'invio, il testo, ufficialo sia stato in più punti modificato e temperato in molte espressioni che potevano indicare una eccessiva sottomissione ad un potere teocratico. Si notino ad es. le espressioni Rev.mo Signore, Sommo Pontefice, Gran Sacerdote etc. del testo originale modificate in quelle di Risp.mo Signore >, Sovrano Pontefice >, Capo supremo della Chiesa etc.
Ma leggiamo, adesso, qualche brano di questa lettera perché, ripeto, si veda come le variazioni investano elementi formali e non motivi basilari e programmatici :
IL TESTO DELL'EDIZIONE IL TESTO ORIGINALE
NAZIONALE
jZZZ.mo e Risp.mo Signore
Dal momento in cui ci son giunte le prime notizie dell'esaltazione del Sovrano Pontefice Pio IX e dell'amni­stia ch'egli concedeva ai poveri prò* scritti, abbiamo, con attenzione ed interesse sempre crescente, seguite le tracce che il capo supremo della Chiesa imprime sulla via della gloria e della libertà....
e, più oltre, leggiamo:
Noi che vi scriviamo, illustrissimo e rispettabilissimo signore, sitano co-toro che, animati sempre da quel me­desimo spirito che ci Ita fatto affron­tare l'esilio* abbiamo preso a Monte-video le armi per una causa che ci è parsa giusta, ed abbiamo riunite alcune centinaia d'uomini, nostri coni-patriota, che erano venuti qui, spe­rando trovarvi giorni meno tormen­tosi di quelli che erano costretti a sopportare nella nostra patria.
Ora, sono già cinque anni, che du­rante l'assedio che accerchia le mura di Montevideo ognuno di noi è stato costretto a fare prova di fede, di ras-
lll.mo e Rev.mo Signore
Dal momento in cui ci pervennero le pròne notizie dell'esaltazione del Sommo Pontefice Pio IX e dell'amni­stia che SJ5. concedeva ai poveri esuli, noi abbiamo con attenzione, e sem­pre crescente interesse tenuto dietro ai passi che il Gran Sacerdote venne stampando sulla via delle riforme...
Noi, MLmo e Revjno Signore, ani­mati sempre da quel medesimo spi? rito, che ci fece affrontare l'esilio, abbiamo preso le armi in difesa di Montevideo, perché credemmo giusta la sua causa; a noi si sono riuniti alcune centinaia di compatrioti no­stri che qui eran venuti cercando giorni man travagliati che nella terra natale; durante i cinque anni dacché l'assedio stringe queste mura, ciascuno di essi ha dovuto piti volte far sag­gio del proprio valore, e grazie alla Provvidenza e a quello spirito antico che ancora infiamma il sangue ita­liano, in più cimenti la nostra Le-
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