Rassegna storica del Risorgimento
GARIBALDI GIUSEPPE; URUGUAY STORIA 1847-1848
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1968
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568
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568 Salvatore Candido
vi amo nel * Catalogo dei morii e forili della V Legione Italiana alla difesa di Roma Q Inori compilato dallo stesso Garibaldi con l'annotazione che si trattava dei più marcanti e di cui mi ricordo. 0
È significativo che in detto breve elenco in cui sono citati 22 morti e 18 feriti, 7 fra i morti e 6 fra i feriti siano sicuramente militi della Legione Italiana di Monte-video che avevano seguilo il loro capo nella generosa avventura in Italia. Erano combattenti di Montevidco, infatti, i tre maggiori dell'elenco (Alessandro Montaldi, Bernardo Peralta. Paolo Ramorino), i capitani Giacomo Mi* unto e Tommaso Risso, il tenente Emanuele Cavalieri (in effetti era l'uruguaiano Caballero o Caballeros, detto Manuelito) ed il sottotenente Andrea Aguiar meglio noto come il negro di Garibaldi .
Fra i feriti, Garibaldi ricorda se stesso ed il colonnello Giuseppe Maroc-chetti, i maggiori Angelo Pigurina (che Garibaldi chiama Portoghese attribuendogli il nome della madre) e G. B. Coglioli, il capitano Pietro Amero e il sottotenente Graffigna.
Chi scrive ha esaminato attentamente i documenti dell'Archivio di Stato di Montevidco per i mesi che precedettero la partenza al fine di trovarvi altre notizie sugli uomini che tornarono con la Speranza, ma invano.
Dall'esame dei registri di protocollo degli anni 1847 e 1848, che trovami depositati presso detto Archivio,2) ho potuto trarre alcune frammentarie notizie fra cui una che si riferisce ad una concessione di passaporto per Genova al nome di G. B. Cuneo, in data 25 febbraio 1848. Più attente ricerche potrebbero dirci se il famoso pubblicista tornò in Italia per suo conto o a bordo della Speranza. Detto autore, per altro, non ci tramanda alcun cenno su quegli eventi nel suo noto libro sul comandante della Legione.8)
interessante leggere quanto il Gavazzo scrisse, il 19 aprile del 1848, al conte di San Marzano a Torino in comunicazione riassunta sotto il titolo: Partenza del Colonnello Garibaldi ed altri della Legione Italiana alla volta delle Romagne :
Verso le 2 del mattino del 15 del corr. ha dato alla vela da questo porto il brigantino Orientale "Speranza" (già "Bifronte1*) con destino, per quanto assicurasi, per la Romagna, e con scalo di Livorno. Vanno a bordo il colonnello Garibaldi, che ne figura il Capuano, ed ottanta circa fra officiali e soldati appartenenti a questa Legione Italiana. Il numero primitivo degli inscritti era di 150 all'incirca, però Fessersi protratta la partenza del citato bastimento di più d'un mese, è stato cagione che il suddetto numero abbia notevolmente di. minuito . *)
I compagni di Garibaldi, invero, non erano 80. Per il loro numero, ritengo che sia più vicino al vero lo stesso Garibaldi che nelle Memorie si riferisce a 63 compagni (Sessantatré lasciammo le sponde del Piata...). Dn ridotto mani
che saranno fatto conoscere da chi scrive in uno studio sui compagni die seguirono Garibaldi dall'Uruguay. Di MINO MILANI vedasi il saggio Sui compagni di Garibaldi nel suo viaggio di ritorno u Italia (1848), in II Risorgimento, Milano, ottobre 1961, np. ]57.161.
t) In Edizione Nazionale degli scritti di G. G., cit-, t. IV, 1934, pp. 154-155.
2> Portano il titolo: Rolación alfabètica de los asuntos tratados en el Mi ni storio de Guerra y Marina con expasìcìón del astmto de quo se trota*.
B) G. B. CUNEO, Biografia di Giuseppe Garibaldi compilata da., Torino, 1850.
-*) In AJS.T fondo C.N.M. 1836.1850 . II Ionimento, die risalta inedito, porta il n. 86 di prot. ed il n. 58468 del registro generale dell'Arduino.