Rassegna storica del Risorgimento
BONOMELLI GEREMIA; CARTEGGI (DA PASSANO-BONOMELLI); DA PASSANO
anno
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1968
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pagina
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573
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IN MARGINE A UN MEMORIALE BONOMELLIANO
Dopo la pubblicazione di Roma l'Italia e la realtà delle coso, l'articolo del Bonomelli apparso anonimo nella Rassegna Nazionale del 1 marzo 1889, i rapporti tra il vescovo di Cremona, ormai apertamente compromessosi sol piano conciliatorista, e il direttore della Rassegna* fin dal tempo degli Annali Cattolici favorevole a una composizione del dissidio tra Stato e Chiesa, diventano più intensi e cordiali. Sul finire dell'89, infatti, esattamente il 12 dicembre, il Da Passano si reca a Cremona per conoscere il Bonomelli; rincontro nasce, oltre che dal desiderio, certo ben vivo nel direttore della rivista, di conoscere il vescovo e di manifestargli la propria ammirazione, anche da quello, altrettanto sentito, di assicurarsene l'appoggio e la protezione, impegnando il Bonomelli, ancor più che per il passato, alla soluzione della crisi finanziaria che la rivista attraversa in quel periodo.1) Già nell'88, grazie all'intervento del conte Grabinski, erano stati fatti tentativi per procurare alla rivista l'appoggio concreto del vescovo; tentativi che si realizzano nell'89, in quanto il Bonomelli, convìnto della opportunità di far vivere il periodico, si adopera ad allacciare rapporti con i gruppi milanesi, sollecitando l'appoggio, tra gli altri, dell'industriale Alessandro Rossi.
Nel clima di una ospitabilità affettuosa e benevola , durante la quale la conversazione, come si può intuire, si sarà svolta sui temi che a entrambi stavano a cuore, nasce il progetto, come si suppone dalla lettera del Da Passano, che qui si pubblica, di affrontare, in vista delle imminenti elezioni politiche, il problema della partecipazione dei cattolici con un articolo da pubblicarsi sul periodico. Il Da Passano e il Bonomelli concordano pure il nome di chi dovrà stendere l'articolo, il prof, don Cesare Cazzaniga 21 e il Bonomelli s'impegna a fornire la traccia. È questo uno dei molti interventi silenziosi del vescovo, che spesso passa , in forma riservata, ai collaboratori della Rassegna, e soprattutto al conte Grabinski e a Raffaele Mazzei, documenti e sinossi di articoli. La 4 traccia del Bonomelli, rinvenuta nell'originale nell'archivio Da Passano, grazie al fatto che il direttore, per dimenticanza, non l'ha bruciata, come desiderava il vescovo, né l'ha restituita, come aveva assicurato al Bonomelli, è intercs-
*) L'avvicinamento del Bonomelli alla Rasségna data dal 1882, anno in cui, attraverso mone. Antonio Stoppimi, il vescovo, che già conosceva e apprezzava la rivista, vi si abbona: cr. Corrispondenza di mùns. Bonomelli e Don A. Stopparti a cura di G. ASTORI, Brescia, 1959, pp. 41*42. 11 31 ottobre '81 il Bonomelli scriveva allo Stoppani: < Col principio del nuovo anno mi abbonerò alla Rassegna Nazionale. È un periodico di polso e molto superiore ad altri che pure vanno per la maggiore. Mi piace conoscerlo a fondo e perciò mi assoderò e 111 novembre dello stesso anno : ... Grazie dei fascicoB della Rassegna- Razionale da lei trasmessimi. La prego di voler trasmettere all'amministrazione della Rassegna il prezzo di associazione di un anno che mi prèndo la liberili di accludere.
2) Don Cesare Cazzaniga era titolare della cattedra di filosofia del Seminario di Milano. Quando nel 1882 venne da Roma l'ingiunzione ohe nei seminari si insegnasse solo la filosofia tomistica fu sospettato da coUeghi zelanti di simpatia verso le dottrine rosminiane; cfr. CABLO CASTICMONI, Rosminionesimo nel clero milanese, in e Memorie storiche della diocesi di Milano , voi. II, Milano, 1955, pp, 148-65.