Rassegna storica del Risorgimento
GUERRA MONDIALE 1914-1918
anno
<
1968
>
pagina
<
583
>
Fra Isonzo e Piave nell'autunno 1917
583
consultare carte personali, grazie alla cortesia dei congiunti: il generale Tullio Papini e il generale Giacinto Ferrerò.
Il generale Papini. che gran parte della sua carriera di ufficiale di Stato Maggiore aveva trascorso nell'organizzazione e nella direzione di servizi logistici, al momento di Caporetto si trovò al comando della brigata Puglie, che costi* tuiva riserva del XXVII corpo d'armata; dipendeva quindi direttamente dal generale Badoglio e da questi era stata dislocata, il mattino del 23 ottobre, sul rovescio del Globocak. In una particolareggiata relazione, che porta il n. 12 di protocollo R.S., il generale Papini riferisce sull'azione della sua brigata nelle giornate dal 23 al 27, e ne riporto alcune partì:
Nella giornata del 24, dalle due in poi, aveva luogo per opera delle artiglierìe nemiche on intenso bombardamento, il quale però, solo nelle prime ore pomeridiane diveniva intensissimo anche sulle posizioni da Kambresco a Vogrìnki,
Dorante la notte su mia richiesta, i due reggimenti avevano informato che le perdite conseguenti al bombardamento erano state assai limitate. Al mattino, per tempo, essendo improvvisamente mancate le comunicazioni, mediante ufficiali provvedevo a raccogliere notìzie sulla situazione.
Alle otto risultava che nella zona ad oriente della linea Kambresco-Vogrinki il bombardamento era violentissimo e distruttore per le nostre batterie; 'circa le fanterie nessuna notìzia. Tra le 9,30 e le 10 giungevano artiglieri isolati provenienti da Val Doblar i quali asserivano che l'avversario, superato l'Isonzo, avanzava contro le nostre linee tra lo Jeza e il Krad-Vrb. Mentre provvedevo a controllare tale notìzia ed accertare l'entità dell'azione del nemico, alle 10,30 mandavo ordine ai due reggimenti di tenersi pronti a muovere al primo cenno.
Alle 11,30 recatomi da Cave Kanibresco al centralino telefonico di Kambresco e ricevuta comunicazione da S.E. il Comandante del XXVII Corpo d'Armata che egli si sarebbe recato all'osservatorio di Ostry-Kras, notìficavo che sarei andato colà io stesso.
Difalti alle 14,30 giungevo ad Ostry-Kras. Poco innanzi, incontrato il Maggiore Cantatore addetto al XVH Corpo d'Armata ed avuta una sommaria relazione sulla situazione, decidevo di far entrare in linea la Brigata da me dipenderne. Pregavo il Maggiore anzidetto di preavvisare i due reggimenti, quindi diramavo alle 1430 l'ordine di operazioni.
Questo mio ordine, però, doveva diventare esecutivo solo se nel frattempo non erano intervenuti ordini diretti dal Comandante del Corpo d'Armata. Questi difatti, alle 15 circa, aveva dato disposizioni perché:
Il 72 -Reggimento si portasse in linea tra Glava e Pusno;
Il 71 Reggimento si portasse in linea tra Pusno e Kambresco (esclusi).
U primo di tali -Reggimenti doveva collegarsi ad ovest con elementi della 3a Divisione, il secondo verso il Cicer-Vrh con elementi degli alpini o di fanteria dì altra Divisione.
COMPITO: Impedire ad ogni costo all'avversario ogni ulteriore progresso.
Dopo aver conferito od Ostry-Kras col Comandante di Artiglieria del Corpo d'Armata Col. Brig. Cannonieri il quale con una succinta relazione sulla situa* zìone dava notizia che la 19* Divisione avrebbe appoggiato verso Ostry-Kras e dopo aver inutilmente cercato di prendere contatto con qualche elemento di quest'ultima Divisione, alle 15,30 riprendevo la via dal ritorno per raggiungere la Brigata.
Verso le 17 a circa 2 Km. da Cave Kambresco Incontravo il 2 Battaglione del 7*2 Fanteria che giusta le disposizioni di S.E. il Comandante il Corpo d'Armata si recava in posizione a Pusno: agli ufficiali ed ai reparti davo istruzioni del caso.
Alle 19,15 questo Battaglione entrava hi linea. Nelle trincee a Nord e ad Est di Pusno, però, elementi del 2*772'' e del 1/71 venivano subito a contatto con frazioni