Rassegna storica del Risorgimento
GUERRA MONDIALE 1914-1918
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1968
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592 Luigi Mondini
L'U novembre, la sua missione era compiuta e il generale Diaz Io autorizzo a * finire la sua licenza a Torino.
Del grande dramma dell'animino 1917, la Relazione ufficiale narra le vicende nelle sue linee essenziali e l'epìlogo, non voglio dire sia stato lieto, ma certa* mente fu confortante, perché al Piave ci fermammo da soli; lo sbandamento colpi solo una parte, sia pure cospicua, dell'Esercito; il resto, quasi richiamato alla dura realtà della staffilata della sconfitta, reagì prontamente, i ragazzi del *99 > infusero nuova linfa vitale e quando, ai primi di dicembre, le divisioni britanniche e francesi cominciarono ad entrare in prima linea, questa era già salda, dal Grappa alle foci del Piave I due momenti della battaglia, che gli scritti dei generali Papini e Ferrerò illustrano in modo particolare, dimostrano che al momento della rotta non tutti perdettero la testa e che la ritirata non fu un con* fuso refluire di soldati che avevano dimenticato il loro dovere, bensì un'ordinata manovra, che il generale Cadorna guidò con sicuro intuito e con mano ferma, incanalando la massa amorfa in un settore relativamente ristretto e schierando il resto su posizioni previste. La Relazione lo dimostra chiaramente e la battaglia d'arresto, la prima battaglia del Piave, fu il segno della riscossa.
LUIGI MONDINI