Rassegna storica del Risorgimento
BIBLIOTECA DEL SENATO PERIODICI; PERIODICI INDICI
anno
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1968
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pagina
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616
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LIBRI E PERIODICI
ALBERTO CARACCIOLO, L'unità del lavoro storico. Note di ricercai Napoli, Edizioni Scientifiche Italiane, 1967, in 8, pp. 203. L. 3.000.
Che il problema della e interdisciplinaritù > con tutte le più o meno complesse questioni collaterali che ne derivano abbia acquistato nel campo della storiografia un carattere preminente, fino a diventare talora assillante, è un dato di fatto ampiamente riconosciuto anche in Italia, malgrado il persistere qua e là di resistenze e scetticismi. ÀI riconoscimento dell'importanza del problema non si può dire tuttavia che ubbia fatto seguito, fino ad ora, una sufficientemente articolata e meditata elaborazione dei termini in cui esso si pone sotto il profilo metodologico. E del resto abbastanza noto come la generazione italiana di storici maturatasi in questo secondo dopoguerra abbia sempre manifestato con poche e di regola non molto rilevanti ecce* zioni una notevole riluttanza ad affrontare con decisione e consapevolezza questioni di metodo e ad intervenire nei dibattili che in proposito si sono aperti altrove,- specialmente per iniziativa e con il contributo di storici francesi ed anglosassoni. Tanto maggiore è pertanto l'interesse con cui si leggono i saggi che Alberto Caracciolo ha raccolto nel presente volumetto.
È proprio il progressivo e costante aumento di differenziazioni e di sempre nuove sfaccettature nel lavoro empirico, negli indirizzi, nelle tecniche di ricerca, che ha portato con perentorietà alla ribalta il problema dell'unità stessa della scienza storica. Chi appena lavori il campo cosiddetto di Clio osserva Caracciolo nella sua introduzione senza bende agli occhi e senza volersi ridurre alla pura erudizione, è inevitabilmente assillato da simili preoccupazioni: cerca le relazioni da stabilire con altre specializzazioni o diverse discipline sociali, il luogo dove meglio collocarsi, il significato esatto da conferire al suo procedere. Talora si sente soverchiato dalle fonti, tal altra incalzato da nuove tecniche o da nuovi procedimenti critici. Sempre è sospeso fra il bisogno di delimitare nel tempo, nello spazio, nel modo il proprio lavoro, e quello di seguire lo sforzo conoscitivo più vasto e non perdere il quadro d'assieme .
Si tratta cosi di una situazione, che tanto più stimola la volontà di consolidare i motivi di unità della scienza storica, quanto più si assiste al divaricarsi, disperdersi, allargarsi anche dal punto di vista dei limiti geografici, di quest'ultima. Meglio ancora rileva Caracciolo dovremmo parlare di una sorta di disgregazione, che l'affannoso movimento intellettuale e sociale negli ultimi anni ha provocato. E ciò' vale sia per le distanze stabilitesi fra scienze sociali sempre più differenziate e tecnici zzale, sia per le difficoltà di avanzamento comune fra le singole specialità del lavoro storico, sia per lo scarso intendersi fra tendenze e scuole anche in seguito alle fratture regionali e ideologiche apertesi nel mondo contemporaneo. Un panorama scoraggiante, e soprattutto invitante a chiudersi nel proprio piccolo orto e in una specifica "scuola - o consuetudine, se poi la ragione non ci spingesse a sentirci ancora una volta ribelli e insoddisfatti .
Non è insomma eccessivo parlare di un vero e proprio moto centrifugo che tende a discostare la storiografia dalle oltre scienze sociali, o umane che dir si voglia, anche da quelle che pur le sono più vicine; E ciò, si badi, non per un atto di volontà ostile, quanto piuttosto per il graduale prendere forma, fra Sette e Novecento, dall'unico grande filone storico-filologico tradizionale, di nuove discipline interamente originali. Tutte " nuove " sono scienze come la geografia e l'economia politica, la demografia e l'antropologia, la linguistica e la sociologia: tutte sono apparse bisognose per prima cosa di riconoscersi e rendere autonome se stesse, di differenziarsi dalle discipline ancorate a visioni trascendenti o etiche, di mettere in chiaro criteri e strumenti propri al loro procedere. E anche dopo aver superato questa fase costi-