Rassegna storica del Risorgimento

BIBLIOTECA DEL SENATO PERIODICI; PERIODICI INDICI
anno <1968>   pagina <617>
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Libri e periodici
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luti va, orientativa* èsse :ri sono trovate davanti a tale urgenza dì compiti specifici, Bono state incalzate da tante esigenze pratiche immediate di interpretazioni di feno­meni del presente, da tendere alla specializzazione sempre più spinta assai piò che alla ricerca di connessioni specifiche.
Dei nove saggi raccolti nel volume, assai diversi tra loro per mole, per taglio e, diciamolo pure, per impegno tre sono di particolare interesse: Differenziazioni, con­nessioni spostamenti interregionali nella crescita della società moderna; Situa storia delle minoranze etnico-relìgiose nella formazione del mondo moderno; Gli studi sullo sviluppo economico italiano e l'apporto del lavoro interdisciplinare.
Il primo di questi saggi, prendendo le mosse dal hen noto volume di Alexander Gerschenkron su. // problema storico dell'arretratezza economica, ripercorre critica-mente il filo conduttore di quella serie recente di studi che da Hobshawm a Cipolla, da Rostow a Kula, da Spaventa a Braudel e ad altri ancora, ha fatto emergere, per così dire, quella nuova categorìa storiografica costituita dai fenomeni indicati come ritardi economici o sottosviluppi e ciò alla luce sopratutto di una sempre più penetrante e agguerrita analisi dei rapporti fra mondo agrìcolo e slancio industriale.
Nel secondo saggio suindicato è affrontato un tema classico della storiografia mo­derna, per lo meno dalla famosa opera di Max "Weber in poi: il ruolo storico delle minoranze etnico-religiose. o meglio, come precisa Caracciolo, di quelle minoranze che si pongono in funzione " attiva ", dinamica, rispetto alle società che le circonr dono. Tale tema si è via via andato sempre più configurando come problema del rapporto fra precondizioni di lungo perìodo da un lato, trasformazioni a più breve termine di strutture sociali e di processi produttivi dall'altro. Il senso di uno stù­dio sul ruolo delle minoranze nel mondo moderno e nelle fasi di approssimazione o realizzazione di un grande balzo rispetto alle società tradizionali rileva tra l'altro Caracciolo ha bisogno di una piena consapevolezza di ciò che significano stagna­zione (o continuità) e sviluppo (o discontinuità), anche secondo l'ottica di discipline non storiche. Toccherà alla discrezione e all'attenzione dello specialista tradurre e adattare talune valide acquisizioni metodologiche, non dimenticando per esempio la non mai esaurita discussione fra studiosi di storia sopra le " fratture " e i retaggi, sopra la ricerca delle " premesse " e l'affermazione di novità e rivoluzioni, in una parola, sopra la periodizzazione .
Il terzo dei saggi di maggior rilievo della presente raccolta riproduce, con va­rianti ed aggiornamenti, lintf eduzione al volume miscellaneo curato qualche anno fa dallo stesso Caracciolo per gli editori Laterza su La formazione deir Italia industriale. Vi. si trova un accurato e incisivo bilancio di quella nutrita, e talora acre discussione sulle origini, sui tempi e sui modi dello sviluppo industriale italiano, che prece l'av­vio, una diecina d'anni or sono, dall'orma! classico saggio di Rosario Romeo su Lo sviluppo del capitalismo in Italia. Quale importanza abbia avuto questa discus­sione nella cultura storica italiana più recente è superfluo sottolineare: importanza, tra l'altro, come modello esemplare di proficuo lavoro interdisciplinare.
ALBERTO AQTMIIONE
FRANCESCO GAETA, PASQUALE VILLANI, Documenti e testimonianze ; Milano, Princi­pato, 1967, in 8, pp. 1087. L. 2.800.
Pubblicato per i tipi di Principato e curata da due noti studiosi, questa nuova raccolta di documenti e testimonianze si rivolge non Bolo agli alunni delle scuole superiori, ma ad un pubblico più vasto e agli atessi insegnanti.
li diffondersi di queste raccolte potrebbe dar adito a qualche osservazione sulla loro funzionalità ai fini della chiarificazione del discorso storico nelle scuole, e sul loro valore didattico e di strumenti capaci di far superare il deprecato nozionismo, ma questo ci porterebbe lontano. Mi limiterò perciò a rilevare i criteri e le finalità che hanno ispirato i curatori della raccolto la quale tf presenta come uno strumento da usarsi parallelamente al testo scolastico per dare al lettore, alunno o professore