Rassegna storica del Risorgimento

BIBLIOTECA DEL SENATO PERIODICI; PERIODICI INDICI
anno <1968>   pagina <618>
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Libri, e periodici
che sin, la possibilità di accostarsi ad alcuni testi fondamentali e di fornire, in primo luogo, la conoscenza di certi dati sui quali putta fondarsi un esame critico degli eventi. Vi sarebbe da fare qualche osservazione anche su questa concezione della sto­riografia ma, per essere brevi, soffermiamoci nulle pagine che si riferiscono al periodo risorgimentale.
Innanzitutto ì testi scelti sono abbastanza noti e facilmente reperibili e ciò ri­sponde all'intenzione dei curatori di spingere il lettore ad una ricerca più personale. Attraverso di essi il Risorgimento viene visto, fondamentalmente, alla luce del pro­blema della libertà, come risultante di un processo potitìco che parte dalla critica illuministica della sovranità assoluta. Gli apporti culturali e politici del movimento europeo al nostro Risorgimento vengono implicitamente esemplificati nella scélta delle correnti politiche e dei personaggi più rappresentativi del periodo: Gioberti, Cattaneo, Cavour, Mazzini. Resta fuori da questo quadro rapporto della componente. cattolico reazionaria, che tanta parte ebbe nella Restaurazione, e ugualmente non generosi sono i curatori nclFiUustrare il ruolo dei movimenti cattolici che si svilup­parono in concomitanza alle organizzazioni socialiste nella seconda metà dell'Ottocento.
Questo periodo poteva essere ricostruito in modo più dettagliato e magari non soltanto attraverso brani di discorsi e di scritti degli uomini più rappresentativi del­l'epoca (Depretis, Sonni no, Giolitti, Turati). Da osservare anche la prevalenza data, nella scelta dei documenti, a qnelli di carattere politico diplomatico.
Comunque si può dire che tutti i grandi fenomeni del periodo risorgimentale sono considerati nell'antologia: dalla questione sociale nei suoi sviluppi marxisti, clericali o moderati, ai problemi dello sviluppo industriale e del commercio; dai rapporti tra Stato e Chiesa alle relazioni tra Risorgimento e situazione europea; dai problemi dell'Unità a quelli dell'ascesa della sinistra al potere e del formarsi di organizzazioni politiche operaie sempre più al di fuori della tradizione risorgimentale.
Tutti i testi sono dati in tradazione italiana, preceduti da una breve nota intro­duttiva che ne illustra il significato e fornisce una bibliografia essenziale sull'argomento.
SERGIO LA SALVIA
GIUSEPPE ORLANDI, Le campagne modenesi fra rivoluzione e restaurazione, 1790-1815; Modena, Aedes Muratoriana, 1967, pp. 472. S.p.
U lavoro del p. Giuseppe Orlandi si compone di due parti abbastanza diverse, l'una descrittiva della situazione esistente nella seconda metà del Settecento sotto vari aspetti ambientali, demografici, sociali, di interesse per la vita ecclesiastica e religiosa, l'altra dedicata agli eventi che vanno dal primo arrivo dei Francesi alla Restaurazione. Un materiale archivistico ingente e stato utilizzato, alcuni documenti sono stati ripro­dotti per intero in appendice, di certi fenomeni è stata data anche un'espressione grafica in apposite tabelle. Si tratta dunque di un massiccio contributo che, anche se il titolo è assai più indeterminato e ambizioso, intende, spiega l'Autore, lumeggiare la situazione religiosa delle campagne modenesi, rilevarne i vari aspetti sotto l'Antico regime, illustrarne le mutazioni nel periodo fra i due secoli.
Non mancano nel libro spunti acuti, per esempio là dove si distingue il diverso tipo di parrocchia della montagna e dei centri di pianura o dove si segue il compor­tamento dell'episcopato e del clero attraverso le vicende rivoluzionarie. Il contributo che alcune documentazioni, anche in forma statistica, forniscono alla storia del terri­torio modenese è degno di apprezzamento. Spiace tuttavia che una cosi grossa fatica presenti in pari tempo così manifestamente i difetti di certi studi locali in voga negli ultimi anni, che siamo indotti a prendere lo spunto da essa per qualche considera-zionc critica più generale.
Sembra in verità che da qualche tempo si stia affermando la tendenza alla pub­blicazione integrale di grandi quantità di notizie di carattere economico, sociale, de­mografico, ecc., presentate come indicative di una data situazione storica. Intere serie arclùvitiche vengono riassunte e presentate quasi di peso, soverchiando l'elaborazione