Rassegna storica del Risorgimento
BIBLIOTECA DEL SENATO PERIODICI; PERIODICI INDICI
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1968
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639
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Libri, e periodici 639
accattata qua e là come una tonica multicolore, senza peraltro ancora diminuire la polemica contro i democratici e le loro ingenue aspettative di magici effetti dalla sconfitta della Germania.
Viceversa le esigenze stesse della lotta secondo De Ruggiero avvincevano gli alleati e anche l'Italia al nemico, rendendo somiglianti alla Germania, spingendo ad assimilare qualcosa dal suo spirito, caratterizzato soprarutto dalle grandi virtù organizzative; non però il popolo russo, dì coi non prevedeva le capacità di successo, interpretando il bolscevismo come una composizione di zarismo e anarchia, di disgregazione libertaria e di compensazione autocratica. Sembra tuttavia oggi doversi riconoscere in mezzo secolo di continuità autoritaria e di dura costruzione tecnica ed economica che anche lo spirito slavo ha assimilato qualcosa dal testardo e metodico antagonista germanico.
Decisamente anticomunista, considerò invece serenamente l'avanzata e i limili del socialismo occidentale,1) additando da lontano il futuro ruolo di opposizione (e di superiore collaborazione) della borghesia liberale in un sistema sociale e di governo parzialmente modificato dalla presenza socialista: .In un regime socialista,*) c'è posto per il liberalismo borghese; un posto magari di opposizione, ma di feconda opposizione, altamente collaboratrice... La borghesia non puà competere col numero ma con Varìstocrasia dei suoi valori. Bisogna quindi che essa ricostituisca i propri quadri, che lasci coraggiosamente spazzar via i miserabili detriti della sua passata potenza ... Ben venga dunque il piccone socialista*. Non socialista ora, come non era stato nazionalista prima, il filosofo idealista del liberalismo borghese, sempre geloso della sua indipendenza e mobilità di giudizio, aveva in realtà vissuto una conver sione: non di quelle che si professano ad alta voce, daiJ'A alla zeta, da una fede all'altra, ma di quelle che, lasciando liberi e duttili, come si era prima, han mutato l'inclinazione di fondo di un animo sempre portato alla prospettiva panoramica, dall'alto.
BRUNO DI PORTO
BRUNELLO YICEZZI, Vltdlia di fronte alla prima guerra mondiale; voi. I: L'Italia neutrale; Milano-Napoli, Ricciardi, 1966, in 8, pp. LXXI-1028. L. 10.000.
L'attesa e monumentale opera del Vigezzi offre il destro a numerose osservazioni di metodo, di scelta, di giudizio, nella sintesi e nel dettaglio, secondo quello, del resto, che è l'auspicio del giovane An il quale si rende ben conto di avere impresso
t) Lo Stato socialista, Il Paese, 2 agosto 1921, pp. 380-384 del volume. ZZ socia-lismo deve essere considerato con serenità da coloro che non sono, che non potranno mai essere socialisti, come un mezzo di pianificazione politica e sociale. Il socialismo non riuscirà mai a conquistare tutta la nostra vita; nato come organizzazione di masse operaie esso ha un limite sostanziale in ciò che è suscettibile di una disciplina livellatrice. Ma c'è un complesso di attività e di funzioni, incoercibili, che prorompono necessariamente in un individualismo superiore. Nessuno) coazione potrà mai annullare il valore dall'iniziativa, della personalità, della libertà in alcune forme dell'attività inutili'), che hanno costituito il pregio della borghesia, E il socialismo stesso finirà non solamente con tessere conscio del suo Umile, ma anche col subire sempre pia profondamente l'influsso di questo individualismo a misura che, elevando il tono del-Voperaio, vorrà reintegrarlo nella sua più vera dignità umana . Anche la parte che segue è presa dallo stesso articolo.
*) Non essendo qui chiarissima l'accezione di regime socialista e ritenendo troppo ingenua la previsione del De Ruggiero della funzione nel suo seno di un'opposizione liberale se lo s'intenda nel senso integrale secondo l'attualo modello dei paesi comunisti, penso senz'altro vada inteso come esperienza di governo delle socialdemocrazie occidentali.