Rassegna storica del Risorgimento
BIBLIOTECA DEL SENATO PERIODICI; PERIODICI INDICI
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1968
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Libri ù periodici
appare tanto rapida quanto avventata e facile ad alterarsi in mille guise e magari a dissolversi ; il delicato problema del militarismo dell'esercito come palestra civile e morale della nazione, su cui FA. sorvola con sarcasmo un pò* superficiale, mentre Battisti e Omodeo, per non dir altro, vi hanno dedicato pagine forse allarmanti, ma non trascurabili certo; il disorientamento di Giolitti non adeguatamente inquadrato e valutato in quello che appare, ed è in buona parte* il sostanziale fallimento della sua politica generale; la mancata definizione, che non è solo dell'Ai del ruolo specifico e non certo occasionale del Resto del Carlino, attraverso Lombardo Radice, Bocca e Nabli, e sullo sfondo sanguinoso dei fatti di Molinello, nella crisi mussoliniana; l'episodio rientrato delle elezioni generali come espressione di una tematica giolittiana e al tempo stesso come controprova dell'isolamento sostanziale, e per Salondra assai penoso, in coi il governo si trovava ad operare; e così via. Del pari meriterebbe un discorso a parte certa tendenza cinematografica dell'A. (per riprendere una famosa formula crociana a proposito del Volpe) a far scorrere immagini e nomi celando o dissimulando il suo pensiero, talché l'affastellamento non viene criticamente sintetizzato, e si ha la sensazione di procedere in un senso opposto a quello suggerito o presupposto dall'A. Ma ciò non toglie, anzi raddoppia vivacità e fervore alla narrazione, pur cosi dettagliata e voluminosa, si che le congratulazioni presenti non possono scompagnarsi dall'attesa per le ricerche ulteriori, che promettono di scendere nel profondo di vicende economiche e sociali lasciate qui et pour cause nel* l'ombra.
RAFFAELE COLAPIETRA
UFFICIO STORICO DELLO STATO MAGGIORE ESERCITO, L'Esercito italiano nella Grande guerra (1915-1918), voi. IV: Le operazioni del 1917, Tomo 3 in tre parti: Gli avvenimenti dall'ottobre al dicembre; Roma, Ministero della Difesa, 1967, in 8, pp. 748, XVH-501, 32 carte. X. 11.000.
Cinquantanni sono considerati un periodo di tempo abbastanza lungo perché le passioni si calmino, le impressioni si decantino, gli avvenimenti vengano visti attraverso il prisma della lontananza, che sfuma i contorni, disperde qualche particolare, ma sbalza in primo piano l'essenziale. Mezzo secolo è, infatti, il limite che una legge pone per l'accesso ai documenti degli Archivi di Stato e per la loro utilizzazione ai fini della ricostruzione storica; l'Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell'Esercito non è soggetto a tale vincolo e di norma non osserva quel lasso di tempo, tanto che ha dato corso alla pubblicazione di relazioni e monografie sugli avvenimenti della seconda guerra mondiale. Ma per Caporetto i cinquantanni sono stati necessari e diremmo che anzi non siano stati sufficienti a far calmare la canea che l'avvenimento ha sollevato, fin dal suo accadimento. Storici e pseudo-storici hanno continuato a rimestare in quella materia, col risultato che l'unica sconfitta subita dall'esercito durante lo grande guerra ba avuto una letteratura assai più riecài che non hi vittoria del Piave o quella definitiva di Vittorio Veneto. La famosa Commissione di inchiesta, pur composta da onesti volentuominl, forzatamente risentì del clima in cui fu costituita e dell'ambiento nel quale dovette svolgere i suoi lavori e, nel concludere, non potè prescindere dalla situazione politica contingente, sicché la sua ampia relazione, se gettò sprazzi di luce BU talune zone oscure, altre dovette lasciarne in ombra e soprattutto i suoi giudizi ne risentirono e taluno apparve manifestamente errato.
Comunque, fornì abbondante materiale di studio, nel quale chi volle potè pescare, quanto ritenne potesse servire ai suoi studi, pur con Interpretazioni personali, con un avvicendarsi di accuse e di discolpe, un accavallarsi di' tesi1! r6 di antitesi ed ora, con la sua Relazione, l'Ufficio Storico addiviene alla sintesi.
Nel lungo titolo, opportunamente didascalico, Caporetto non nominato, gli avvenimenti sono rappresentati secondo l'arco di tempo che ha vinto il loro svolgi