Rassegna storica del Risorgimento
PUBBLICISTICA COSTITUZIONALE REGNO DI SARDEGNA 1848-1853; REGNO
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1969
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Carlo Ghisatberti
stesso.1) Infatti, già quando aveva sostenuto essere il sistema rappresentativo quello che prevede il legìttimo e regolare intervento del paese nel governo dei propri affari per mezzo della rappresentanza nazionale il Cavour aveva sostenuto l'importanza e l'urgenza di una legge elettorale.2) Conoscenza di esperienza straniere e sensibilità per il concreto problema istituzionale lo portavano a valutare le trasformazioni ed i condizionamenti che un regime politico poteva subire per opera del suffragio, ove questo non fosse garantito da un adeguato sistema normativo. Per questa ragione, era diventato, come è noto, l'assertore più convinto dei postulati sui quali si fondava quella legge 17 marzo 1848, fulcro del sistema elettorale politico subalpino prima, italiano poi.8)
In realtà il collegamento tra sistema rappresentativo e legge elettorale, posto alle soglie del Quarantotto dai moderati, era destinato a perdurare lungamente permeando di concretezza la riflessione della pubblicistica subalpina. Persino il breve scritto di Ercole Ricotti Della Rappresentanza nazionale, di poco precedente agli articoli cavouriani su Il Risorgimento aveva mostrato l'importanza di quel collegamento ed il suo valore qualificante, anche se nelle finalità tendeva a rendersi portavoce di interessi specifici di ceti desiderosi di vedersi rappresentati in sede parlamentare.4) Pertanto, la comparsa del volume di Cesare Balbo Della monarchia rappresentativa in Italia, edito postumo nel 1857, ma in realtà scritto tra il 1849 ed il 1853, mentre ancora la dottrina costitu
to Lo Statuto di Carlo Alberto e i partiti avanzati, in II Risorgimento, 10 marzo 1848, n. 63, in Gli scritti del conte di Cavour, nuovamente raccolti e pubblicati da Zanichelli, Bologna, 1892, voi. I, p. 31 e segg. Solle Impostazioni dello statista piemontese, cfr. L. SALVATORELLI, Il pensiero politico italiano dal 1700 al 1870, Torino, H ed., 1941, p. 308 e segg.; E. DE MARCHI, Il pensiero costituzionale del Cavour, Milano, 1947. La fortuna della tesi cavooriana sulla possibilità del potere legislativo di migliorare e di modificare secondo le circostanze ed i bisogni popolari lo Statato, è testimoniata tra gli altri da P. CASTIGLIONE Delhi monarchia parlamentare e dei diritti e doveri dei cittadini secondo lo Statuto e le ultime leggi del Regno Sardo Lombardo, Trattato popolare, Milano, 1860, voL I, pp. 53-54; oltre che da i Sunti delle lezioni di diritto costituzionale del sig. professore L. A. MELECAKI, nella università di Torino Vanno scolastico 1856-57, compilate da alcuni studenti per uso dei loro condiscepoli, p. 156 segg,, ricchi di spunti problematici sulla prima prassi costituzionale.
2) La legge elettorale, H, in II Risorgimento, 19 febbraio 1848, n. 46, in Gli scritti, cit., pp. 4748.
8) Su questo punto, cfr. E. CUCINIELLO, La legge elettorale politica 17 marzo 1848, Torino, 1910; e la Storia del Parlamento italiano, diretta da N. RODOLICO, voi. I: Le assemblee elettive del '48, a cura di G. SABDO, Palermo, 1963, p. 294 e segg.
4) E. RICOTTI, Della Rappresentanza nazionale, pensieri, Torino, 1848, incentra il suo discorso su lo (mistione della legge elettorale, la quale è in ultima analisi la chiave di tutto il governo rappresentativo (p. 9). Sul Ricotti, cfr. E. FERRERÒ, Della vita e degli scritti di E. Ricotti, Torino, 1888, p. 61 e segg. Scopo del governo rappresentativo è e quello di sostituire per le discussioni e la risoluzione dei grandi problemi politici ed amministrativi il volere di molti al volere di un solo (E. Ricorri, Della rappresentanza, cit., p. 11).