Rassegna storica del Risorgimento
PUBBLICISTICA COSTITUZIONALE REGNO DI SARDEGNA 1848-1853; REGNO
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1969
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Carlo Ghisalberti
tino, facendola apparire progressista. A differenza del Cavour che aveva contestato il carattere liberale di quella soluzione e che aveva auspicato la formazione di una seconda camera elettiva che si potesse differenziare dalla Camera dei Deputati collo imporre ai candidati talune condizioni di eleggibilità, e col variare la composizione dei collegi elettorali e col' l'aumentare la durata del mandato dell'eletto *) sull'esempio belga e nordamericano, il Poverelli non si allontanava nella sua interpretazione da quello schema francese della Restaurazione del quale, invece, il Cavour aveva messo in evidenza le lacune.
Quello, infatti, esaltava il positivo contributo al man lenimento dell'equilibrio costituzionale di un Senato di nomina regia, questo, invece, rievocando le vicende della Camera dei Pari francese dopo la monarchia di luglio che, pur formata da nobili ingegni, piegò avanti tutti i ministeri, né contrastò mai colle mutabili maggiorità della Camera dei Deputati , giungeva a sostenere l'inutilità di un simile Senato più d'incaglio che di aiuto alla macchina legislativa auspicandone la sostituzione con un Consiglio di Stato fortemente ordinato con certe attribuzioni allargate .2)
Con Io scritto del Cavour sul Senato si era, però, sul terreno della progettistica, anche se di quella a livello più elevato implicante discussioni di politica legislativa, testimoniami la considerazione largamente diffusa negli ambienti liberali dello Stato come punto di partenza per nuovi sviluppi in materia costituzionale, quando le circostanze lo avessero permesso, laddove opere come quella del Peverelli rappresentavano soltanto lo sforzo di procedere ad una prima elaborazione della vigente realtà normativa per trarne taluni principi a livello teorico.
È evidente, infatti, nei Conienti del Peverelli, ancorché lo scritto segua pedissequamente in forma quasi esegetica le norme dello Statuto, Io sforzo di enucleare taluni concetti fondamentali sull'essenza del sistema rappresentativo a base parlamentare. Cosi, ad esempio, commentando l'articolo 9 dello Statuto che prevedeva tra l'altro il potere della Corona di scioglimento della Camera elettiva, convocandone un'altra entro quattro mesi, potere che la dottrina costituzionalistica europea doveva necessariamente ritenere legittimo dopo le note affermazioni del Constant a proposito du droit de dissonare les assemblées représentatives, il Peverelli mostrava chiaramente di riflettere le linee fondamentali dell'ampio dibattito svoltosi nella pubblicistica subalpina e destinato a culminare all'epoca
1) La riforma del Senato, in II Risorgimento, 27 maggio 1848, n. 130, in Gli scritti* cit., p. 96.
?) La riforma del Senato, in II Risorgimento, 27 maggio 1848, n. 130, in Gli scrìtti, cit., p. 94.