Rassegna storica del Risorgimento
PUBBLICISTICA COSTITUZIONALE REGNO DI SARDEGNA 1848-1853; REGNO
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1969
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11 sistema rappresentativo in Piemonte 23
del sistema operala nella realtà costituzionale, sin dalla prima applicazione dello Statuto, ma la trovavano normale trattandosi di una carta flessibile modificabile cioè con un normale procedimento legislativo. L'atteggiamento del Pevcrelli appariva oltremodo significativo al riguardo: <t quando la maggioranza della Camera dei deputati pronunciasse un biasimo sopra atti essenziali di governo e vi facesse opposizione, i ministri non potrebbero più oltre consigliare al re di continuare nella politica e negli atti adottati ... È d'uopo quindi cbe i ministri adottino una diversa politica e desistano dagli atti intrapresi, oppure che si dimettano dal posto lasciando ad altri l'incarico di condurre le sorti della nazione sopra la via diversa conforme al volere della maggioranza della Camera elettiva . La determinazione del ruolo di guida del Parlamento nella sua rappresentanza elettiva era evidente, ma ciò cbe contava soprattutto era la sua funzione di limite alla iniziativa del re nella soluzione delle crisi ministeriali e nella formazione del governo: Sebbene l'articolo 65 attribuisca al re il diritto di nominare e revocare i suoi ministri, pure per l'applicazione delle altre disposizioni dello Statuto, che vi hanno correlazione, questo diritto non è assoluto né illimitato, ma è necessariamente influenzato dalla Camera dei deputati .x) Anche il Carutti aveva fatto espresso riferimento al dovere ce il governo affidarsi alla maggioranza 2) sottolineando che ce i ministri della corona debbono interpretare i voleri della pluralità e uscir dall'ufficio quando venga lor meno il concorso parlamentare .8) Notava, però, il Carutti come fosse estremamente rilevante la differenza tra il sistema monarchico rappresentativo ben funzionante e quello parlamentare troppo spesso tendente a fare del gabinetto il comitato esecutivo delle assemblee: che in questo si correva il rischio o della degenerazione parla mentaristica o della permanente inettitudine di un ministero costretto a screditarsi per mantenersi in carica comprando i favori dei componenti delle assemblee legislative, laddove nel primo il governo ce non viene eletto dal parlamento e se vi è moralmente soggetto, non sta pienamente sotto la sua balia; ha l'appoggio della Corona, ha l'appello al popolo e questi due contrappesi lo fortificano dirimpetto alle assemblee ed in faccia al paese e rendono il potere legislativo più circospetto e meno arrischiato . *)
Nel Balbo, teorico sommo del sistema rappresentativo, la tesi del Carutti appariva ormai scontata ed il Parlamento, e per esso specialmente quella Camera elettiva che ne costituiva l'ala marciante, veniva esaltato come ce il vero e quasi sanguinoso campo delle parti: qui si assalgono,
i) p. PEVEHELM, Coment ciu, pp. 134*135. 2) D. CAROTTI, Dei principi* del governo Ubero, eii. p. 227. 8) D. CARDITI, Dei principii del governo libero, clt. p. 242. *) D. CASOTTI, Dei principii del governo liberò, éìt. i. 243,