Rassegna storica del Risorgimento
BENEDETTO XIV PAPA (PROSPERO LAMBERTINI); CHIESA ANCONA 1723-17
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1969
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30 Werther Angelini
mente della Sacca Congregazione del Conciliò e che però ritornino alla loro diurna uifiziaiura .
Nel contenuto di questa intimazione si potrà, forzando, vedere anche la preferenza del Lambertini per l'attivila pastorale ai danni della liturgia, ma il tono delle parole è pure indicatore di una situazione, qui non rivelata, tra il vescovo e i canonici, una situazione difficile, ancora in essere in periodo successivo e originata dalla povertà delle rendite di S. Maria della Piazza e da una conseguente scontentezza e inquietudine dei canonici.1) Egli teneva d'occhio la Collegiata di S. Maria della Piazza e i suoi problemi, e una dimostrazione di benevolo interessamento l'aveva dimostrata, come si disse, facendo al leggerire di un mal riconosciuto peso quotidiano i suoi membri per renderli disponibili in altro settore, sempre secondo il concetto dell'impiego di un pieno tempo che egli non abbandonò nemmeno quando fu Benedetto XIV.
Aveva presente il reddito di quella Collegiata, che oscillò per diverso tempo intorno ai 200 scudi annui, costituito da una modesta possessione a lavoraccio, a* da una casa con annesse botteghe nei pressi della chiesa, da alcuni piccoli magazzini situati nella zona commerciale chiamata tuttora Mandrac-chio.3) Ma il Lambertini conosceva anche l'antica attitudine dell'ambiente dei canonici a intrigare politicamente, fosse pure allargando il loro innegabile prestigio presso alcuni settori della popolazione per catturare in sodalizi e confraternite le forze artigiane della città, com'era successo nel secolo precedente con i muratori e con i sartori . *)
Non era naturalmente presagibile il duello che mezzo secolo più tardi sarebbe scoppiato tra i canonici e una magistratura civica gelosissima dell'equilibrio tra le congregazioni artigianali e fin troppo attenta a controllare anche una semplice captatio benevolentiae degli stessi canonici nei confronti di qualche angolo sociale. ) Ma l'orgoglio di istituto, una specie di spirito di corpo,6)
l> Ved. Sec. XV11L Culto. Chiese. Conventi [...] Indulgenze, b. 1813 (fase, riguardante S. Maria della Piazza), in A.C.An.
2) Per il concetto di podere a lavoreccio v. Vincenzo Cruciani cit., p. 101.
8) L'insostenibilità della situazione si manifestò allo stesso Lambertini, da papa, quando la prepositura di S. Maria della Piazza nel 1752 gli chiese 0, consenso, concesso il 24 loglio del 1752, a contrarre un prestito di 1000 scudi per restauri della preziosa chiesa romanica dei quali ultimi però non abbiamo accertata la necessità con previsione di unL quòta annua di 100 scudi, per Festinriòné: del capitale e di 30 per gli interessi (vJi. 1813, cit.: fase su S. Maria della Piazza).
4) Questi ultimi erano stati assorbiti nella contigua Collegiata di S. Tommaso, una filiale diremmo di S. Maria della Piazza, mentre la Congregazione dei muratori era stata organizzata nella Collegiata madre .
>) Si allude ad una vertenza avvenuta per causa di una nuova confraternita sotto il titolo dell'Immacolata Concezione, S. Luigi Gonzaga e S. Lucia negli anni 1784 egg. tra S. Maria della Piazza e la Magistratura cittadina, e al riguardo si veda Vlnformazione al signor abate Bassi [...] nella b. 1813, cit. La vertenza è testimoniata anche in 178>l~1786. Copia di lettere, b. 1894, in A.CAn. Si veda anche il n. Moderati anconetani del 1797-99, in Critica storica, a. IV (1965), n. 6, p. 762.
fl) Si vuol ricordare che la Confraternita dell'Immacolata Concezione e SS. Luigi e Ludo, creatura della Collegiata di S, Moria della Piazza, osò, nel 1785, pretendere dal Comune di Ancona con una richiesta avanzata a Pio VI, l'imposizione di una tassa di 6 quattrini por ogni collo delle merci forestiere, a favore dei bastardi o proietti, che erano sotto la sua tutela. Si oppose recisamente l'Università dei mercanti, che manifestò il suo parere per mezzo dei Deputati ai negozi in nomo della integrità di principio del porto franco di Ancona e soprattutto in considerazione della note*