Rassegna storica del Risorgimento
BENEDETTO XIV PAPA (PROSPERO LAMBERTINI); CHIESA ANCONA 1723-17
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1969
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34 Werther Angelini
pagnia des seuls curés .*) Volendo stare semplicemente al clero e trascurare gli elementi più in vista della nobiltà cittadina, i Ferretti, i Benincasa, i Nem-brini, i Bonarelli, i Nappi, i Bernabei, x Pieni, i Fatati, i Toriglioni, i Tancredi, i Fazioli, i Reppj, i Camerata, inevitabili, dovremo specialmente ricordare Giovanni Giacomo Millo dei marchesi Millo di Casale, che il Lambertini suo amico ed estimatore, aveva voluto con sé come vicario generale ad Ancona e che si portò poi al seguito nella Diocesi di Bologna, e da cui non staccò nemmeno a Roma, dove, dopo l'elezione al papato, lo nominò suo Uditore e successivamente Datario e Prefetto della Congregazione del concilio tridentino. D. Millo seppe piacere subito alla popolazione anconitana prestandosi con intelligenza e sollecitudine, e non mancarono nemmeno manifestazioni di poesia arcadica in suo onore,2) sempre tenuto presente che in lui si tendeva a cele* brare anche il suo illustre padrone.
Un altro notevole personaggio dell'entourage del Lambertini, per quanto investito del potere temporale della città, fu Federico Marcello Laute della Rovere, dei duchi Laute, romano, proveniente da famiglia di alto rango e di alte aspirazioni, che brillava per i suoi vincoli di parentela con alti casati francesi come i Tremolile.8) Era un ecclesiastico di sicura carriera e dopo la partenza del Lambertini da Ancona, dal 1732 tenne corte nella Legazione di Urbino quale presidente della Legazione prima, e Legato poi, tra la pompa di Accademie letterarie da lui stesso favorite4) e fu in seguito creato a sua volta cardinale da papa Lambertini.6)
Alla minuta corte di Ancona si univa di tanto in tanto da Bologna fl. conte Egano Lambertini, il nipote, che aveva comprato buoni appezzamenti di terreno tra Ancona e Senigallia nella zona di Montemarciano, ) in omaggio forse alla maniera qua e là diffusa nello Stato della Chiesa, per cui i congiunti dei prelati tentavano di procurare al casato anche un credito locale mediante l'acquisto di proprietà fondiarie o mediante impegni di carattere finanziario.7)
*) L.-P. RAVBABD, Papauté et pouvoir temporel sous le pontificate de Clément XII et Benoit XTV. 17304758, Paris, 1963, p. 27.
2) Si tratta di quattro sonetti, di Giovan Battista Marini e Paolo Bajardi Forieri dedicati al merito dell'Olmo Revmo marchese Giovanni Giacomo abate Millo vicario generale dell'Emo vescovo Lambertini (vedi ALBERTITM, op. ciL, t. XH, parte 1, 1701-1755, Addizione, f. 38).
s) L'ambasciatore di Francia a Roma, il cardinale Joseph Emmanuel de Tremolile, s'imparentò pare con altre famiglie nobili del Lazio come gli Orsini di Bracciano, nel periodo della sua attività romana (per il quale vedi Lettres des ambassadeurs de trance à Rome, in fondo Benincasa presso A.C.Am, bb. 79 e 80 rispettivamente per gli anni 1706-1712 e 1713-1717, e vedi anche il n. Cartéggi del fondo Benincasa nell'archivio comunale di Ancona, in Quaderni storici delle Marche, 1966, n. 1, pp. 156-157.
*) Sul rapporto del Lante con le Accademie pesaresi vH in B.O.Ps., il ms. oli-vertano n. 966, t IV, ff. 131-132 e ancora l'altro ms. oliveriano > n. 1820, fase XIV, f. 7. Sull'attività politica di F. Lante, sempre nella Legazione di Urbino, ved. R. PACI, L'ascesa detta borghesia nella Legazione di Urbino dalle Riforme alla Restaura' sione, Milano, 1966, pp. 19, 37.
5) Ciò avvenne nel 1743. Il Millo fu creato cardinale più tardi, nel 17S3.
S) Ved. Governo di Ancona sotto monsignor Desiderio Spreti (1785-1780), ms. in AXAn., ti II, ff. 189 sgg. e ff. 216 sgg.
7) In quegli anni il fenomeno piò appariscente del genere nello Stato della Chiesa si ebbe nell'ex 'Bucato di Ferrara, dove il nipote del cardinale Tommaso