Rassegna storica del Risorgimento
BENEDETTO XIV PAPA (PROSPERO LAMBERTINI); CHIESA ANCONA 1723-17
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1969
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36 Werther Angelini
si limitava a ripetere i dati di fondo risalenti all'ultima ricognizione eseguita, cioè al 31 ottobre 1729, e rivelava ufficialmente il capitale del Monte, sondi 52.334 e frazioni di scado, 15, costituito dalli pegni in essere, contanti e nomi dei debitori, che resta una cifra diremmo teorica rispetto al complessivo movimento effettivo di liquido, 79.316 scudi, ricavabile dalla somma di tutte le voci delle carte amministrative del Monte per l'anno corrente dal 1 novembre 1728 a tutto l'otttobre 1729.2-* Egli comunicava quella notevole cifra, relativa alla cassa dei pegni con molta naturalezza e senza allarmismi, e piuttosto come si può enunciare il capitale versato di un istituto di prestito a titolo di incentivo generale. L'espressione è larga e serena, e non ai nota nemmeno del rigore nelle raccomandazioni verso i funzionari, la qual cosa tenderà a fare più scoperta* mente il vescovo Bufalini (1766-1782) con precisazioni per l'andamento interno del Monte,8) non si sa quanto opportune a stimolare la tranquillità del pubblico, anche se occorra ricordare, a giustificazione del Bufalini stesso, le gravi conseguenze delle memorabili difficoltà occorse prima della pubblicazione della sua Raccolta di capitoli, e se anche si debba dire che la Comunità di Ancona spese, negli anni 1768-73. 190.623,74 scudi,4) indebitandosi pure col Monte di Pietà soprattutto per sfamare la popolazione.5)
È sintomatica dell'elasticità di vedute del Lambertini intorno al meccanismo di prestito di un organismo nato per compiere azioni di sollievo a favore delle classi meno abbienti l'assunta responsabilità personale verso il Monte,0) come se lui, il vescovo, o, dietro lui, la riconsolidata mensa vescovile, avessero potuto dare la garanzia in solido a tutte le operazioni consentite al Monte. Definiremmo la cosa un progresso in senso finanziario ai fini della carità: si ha infatti l'impressione di una voluta apertura del fido, intesa la parola in un gene-
1) Ved. fascicolo cit., in b. 1817, cit.
2) Ved. in 1720-1730. Monte di Pietà. Revisione della Depositeria, b. 2439, A.<LAu* le colonne riguardanti il movimento del 1728-29. È utile notare che l'unno finanziario per il Monte di Pietà di Ancona andava dal 1 novembre al 3.1 ottobre dell'anno successivo. Resta valido anche per Ancona il criterio che lo Spaggiari ha visto adottarsi in Venezia e in Parma, di non infrangere cioè con due esercizi finanziari l'unità di e un ciclo economico stagionale, quello invernale, ovviamente troppo importante per le domande dei prestiti (P. L. SPACCIAR!, Ideali cristiani e politica del credito agli inizi dell'etti moderna* L'attività del Monte di Pietà di Parma dal 1488 al 1573, Parma, 1964, p. 7).
s) Ved. Raccolta di capitoli e ordinazioni pubblicate Fanno MDCCLXVIH in atto della Sacra visita dall'Emo e Rmo sig. Cardinale Giovanni Ottavio Bufalini vescovo pél buon regolamento del S. Monte di Pietà della lllma Comunità di Ancona, Ancona,, 1768, capo UT, parag. 4, p. 11. Altre precisazioni fece seguire il Bufalini in tema di stima di oggetti presentati per la pignoratone in Aggiunta ai capitoli ed ordinazioni pubblicate Fanno MDCCLXV Ili dall'Emo. [...] Giovanni Ottavio Bufa' Uni [...], Ancona, 1780.
4) Ved. in b. 1817 ciu, Entrata e uscita dell'Annona d'Ancona per le stagioni penose del 1763 e rispettivamente del 1766 in 67.
6) Ved. in b. 1817 cit., Lettera dell'abate Antonio Bassi [agente per la Comunità di Ancona in Roma] agli Anziani, 31 marzo 1773. A dare un segno della precarietà della situazione della Comunità anconitana valga anche un Memoriale avanzato Idai Deputati ai negozi della Comunità] alla Santità di Nostro Signore per essere assoluti dal pagamento detti scudi 3445 presi dal S. Monte di pietà, ms., del 1773, sempre in b. 1817, cit.: la somma era stata prestata col consenso del vescovo Acciainoli (1763-66) nel 1766, e i Deputati non erano stati più in grado di renderla.
0) Ved. PER uzzi, op, cit p. 125.