Rassegna storica del Risorgimento
BENEDETTO XIV PAPA (PROSPERO LAMBERTINI); CHIESA ANCONA 1723-17
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1969
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37
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n card. Prospero Lambertini ad Ancona 37
rieo senso commerciale, dall'accento di liberalità e di rispetto verso il pubblico che ancora si ritrova in una ricerca di controllo diretto da parte del Lambertini di tatto il movimento di danaro del Monte.
Un fatto è chiaro, che cioè nel bagaglio legislativo riferibile al Monte di Pietà di Ancona nei successivi tempi del Settecento la parola del Lambertini fa di sicuro orientamento; i vescovi anconitani, mutatis m-utandis. ebbero a ripetere il Lambertini nello spirilo del suo Riforma e capitoli, così Bartolomeo Masse! nelle Provvisioni, del 1739, -' così Nicola Mancinforte nei Capitoli per il buon ordine e regolamento del Sacro Mante di Pietà, del 1748,-3) così ancora il Mancinforte nell'Addizione ai Capitoli, del 1752.4> Lo slesso Bufai ini nella citata Raccolta di capitoli e ordinazioni del 1768 volle richiamare esplieitamente il testo di alcuni punti pubblicati dal Lambertini.1*)
Interessante, ma del resto prevedibile: il concetto del Lambertini acquisito ad Ancona, cioè nella sua prima esperienza diocesana, lo accompagnava a Bologna. Lo scritto latino del 9 dicembre 1735 già esprime infatti, anticipando anche successive più complete posizioni di pensiero, l'intento di strutturare l'andamento dei prestiti il meglio possibile con un sistema che rammenta, se pur da lontano, quello bancario; ma lo scritto rivela insieme uno stato d'animo favorevole ai bisognosi, una disposizione benevola che fa pensare alla volontà di ridurre i tassi di interesse, ad annullare l'amara ipoteca della pignoratone, anche se tutto si risolve, in realtà, nel voto, piuttosto platonico, che aliquando pau-peres oppignorantes a solution usurae hi totum vel in parte ad minus su-ble-vari possinl . ft>
Il Lambertini, come si vede, restava sostanzialmente fermo nella posizione ufficiale della Chiesa, nelle finalità del più recente scritto di Benedetto XIII sui Monti, del settembre 1729,7) ma la parola di lui ammorbidiva la durezza dei problemi, e si ha la sensazione di uscire dall'inveterato compromesso della Chiesa sui Monti e sull'usura e di avviarsi ad una soluzione che fosse solo quella della pubblica carità.
Importante è rilevare come nel trattare argomenti relativi all'usura e ai Monti di Pietà, i cui principi avevano al fondo la stessa radice, restasse nella parola del Lambertini negli anni del pontificato il tono di una volta, e come quella sfumata impostazione sia utile ancora a far luce sul tema dell'usura così vivacemente dibattuto intorno alla metà del secolo. Infatti l'enciclica Vix per
ii Cfr. Riforma e capitali per il 1..-Ì Sagro Monte [...] cit., arti. t>; 8, 9.
2) 'Veti. Provvisioni aggiunte per il Sagro Monte della Pietà d'Ancona neWulUma tosata fatta dalVEmo e Ravvio sig. Cardinale Bartolomeo Massei vescovo della sud* detta città, Ancona, 1739.
3) Ved. Capìtoli per il buon ordine e regolamento del Sagro Monte dì Pietà del' l'Illustrissima Comunità d'Ancona pubblicati in occasione di Sugra visita dell'I limo e Revmo Monsignor Nicola Mancinforte vescovo, Ancona, 1748.
*) Ved. Addizioni ' Capitoli pel buon regolamento del Sacro Monte di Pietà dell'Illustrissima Comunità tVAncona pubblicati in occasione di Sagra visita dal-FÌBmo e Revmo Monsignor Nicola Manciforte, Ancona 1757,
5) Ved. Raccolta di capitoli e ordinazioni cit., capo I e capo II.
e) Editto sopra il Monte di Pietà di Bologna (9 dicembre 1735). stampa in Mas. Gozzuti ini , . 198, p. 6, in B.A.Bo.
7) in Locri FKKRAKIS I'...], Prompta blbliotheca canonica, juridica, moralis. th colonica, nec non ascetica, polemica, rubri cistica, historica [.j, Bologna e Venezia, ediz. 1767, t> Addenda ad tantum V, pp. 4246.