Rassegna storica del Risorgimento

BENEDETTO XIV PAPA (PROSPERO LAMBERTINI); CHIESA ANCONA 1723-17
anno <1969>   pagina <42>
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Werther Angelini
organica, il De Synodo dioecesana, quella che fu delizia per il Muratori1) e per gli ortodossi come lui, e croce* viceversa, per i giansenisti. Paolo Marcello del Mare in testa,'-) a causa di quel vacuo atteggiamento trionfalistico ravvisato da loro nell'opera.
È diverso il contenuto del brano latino in questione sull'amministrazione ad interim del patrimonio parrocchiale, rispetto ai paragrafi del De Synodo dioecesana riguardanti i vicari foranei, ma affine è lo spirito informatore* e ap­pare stretta la conseguenza col pensiero ufficiale della Chiesa. Singolare poi la coincidenza del brano con le varie riesposizioni successive relative al pensiero sui vicari foranei sino al codice del 1919, di cui è particolarmente concordante il parag. 3 del canone 447. 3)
Non è facile attribuire lo spunto sinodale al Lambertini senza l'appoggio di un suo solo testo di sinodo anconitano o bolognese, e la cosa diventa ancor più difficile se si rammenta l'ammissione fatta dal Lambertini nella Praefatio al suo De Synodo dioecesana, di non aver potuto metter mano in Bologna a simili iniziative.4) Ma tale ammissione è pure lo sbocco di un lungo discorso sempre nella Praefatio, dal quale parrebbe di intendere che nemmeno nella prima sede vescovile egli avrebbe tenuto alcun sinodo.
Non si vorrebbe concedere più del dovuto al Lambertini per un semplice frammento di cui gli viene data da qualcuno la paternità, anche se l'agiografia ha voluto vedere il manifestarsi ad Ancona di tutte le possibilità di lavoro del personaggio. Abbiamo pensato pure ad un equivoco per assonanza di nome con qualche vescovo del tempo, di Curia vicina, come il Lanfredini di Osmio.8)
1) Appena il Muratori ebbe tra mano il De Synodo scrisse a Benedetto XIV dicendogli che bastava da sé tale opera a dargli l'immortalità (v. voi. XI ieJTEpisto Iorio di L. A. MURATORI edito e curato da M. Campori, Modena, 1907, pp. 5046*5047, Lettera da Modena a Benedetto XIV, 2 aprile 1747.
2) Ved. in E. CODIGNOLA, Carteggi di giansenisti liguri, Firenze, 1951, voi. I, lettera di Paolo Marcello Del Mare a Scipione dei Ricci del 22 dicembre 1781 (pp. 371 sgg.), e soprattutto lettera dello stesso allo stesso del 23 febbraio 1787 (pp. 442 sgg.).
8) È quello che più comunemente vien chiamato il Codice gasparriano, il Codex iuris canonici D.P3L pontificie maximl iussic digestus Benedicti papae XV auctoritate promulgatus praefatione fontium annotatìone et indice analytico alphabetico ab Emo Vetro Gasparri auctus, Roma, 1919.
Sulla figura del vicario foraneo si veda, per il Settecento, di L. THOMASSIN, Vetta et nova ecclesiastica disciplina, Lione, 1705, p.te I, lih. n, cap. 3 sgg., e natu-Talmente si veda, di BENEDETTO XIV, il De Synodo cit., lih. HI, cap. 3, nn. 5 sgg. cit; per la legislazione posteriore, tra i vari scritti al riguardo, si ricordino di J. ZAPLDX-NIK, De vicariis foranei, Washington, 1927, e, di M. da CORONATA, Del vicario foraneo, in Palestra del clero, 8 (1929), pp. 194-199.
*) [...1 parabamus Dioecesana celebrare Synodum, cerna tamen praefimtis rerum discutiendarum capitihus, praeter quae spntiari non liceret [...1 sed ubi mommi operi admoverc coepiraus, tot simul obtortae voces, tot exaudite sententi ae sunt, ut alio convertendo Consilia nostra indicaverimus (pp. IU-IV della. Praefatio di Sanctissimi Domini Nostri Benedicti papae XIV de Synodo dioecesana [...]., ediz. di Napoli del 1772, t. I).
0) Abbiamo percorso dapprima l'edizione Anconitana del Sinodo del cardinale Giacomo Lanfredini Amadori, del 17B4, che avrebbe potuto trarre in inganno il Crociani, vale a dire di Synodus auxìmann et cingulana ab I...I Jacobo L...1 De Lanfredinibus L..1 habitat Ancona, 1734, poi la Raccolta di orazioni sinodali 15 per