Rassegna storica del Risorgimento
GARIBALDINI; GUERRA DEL 1866; PERSIANI CARLO TOMMASO
anno
<
1969
>
pagina
<
70
>
70
Leonida Balestrai
13 Luglio. Sul monte Bestia stemmo fino al giorno 13, ore 4 pomeridiane, scendendo a Darzo dove raggiungiamo gli altri due plotoni della nostra compagnia. Darzo piccolo paese di Tirolo: senza anima e con forse 200 persone: non si trovò che vino, formaggio e pane: meno male che si mangiò di quello. I pani sono piccoli da entrarne quattro o cinque in una libbra: ne prendemmo una dozzina per uno, con un litro di vino a testa, e non ci avanzò una briciola. Dopo mezz'ora di sosta si prosegue avanti per Condino dove si giunge dopo un'ora e mezzo di cammino.
14 Luglio. Partiti per Brione a fianco di Condino sopra la montagna. Due ora di salita. Posizione bellissima, vista molta. Paesello di miseria e dove non si trova nulla.
15 Luglio. Si presenta un disertore tirolese: è mandato al Generale.
16 Luglio. Polenta con gli amici, ore sei antimeridiane: si trovano quattro litri di vino, olio, aceto e si fa insalata di patate. Ordine di partenza da Brione. Si avanzano i Tedeschi forse per prenderlo, ma ai primi nostri colpi, senza nemmeno risponderci, tornano indietro.
Dal 16 a mezzogiorno si sta fino alle 5 antimeridiane del 18 senza nulla assaggiare, a quell'ora si scende (a Brione ci danno due gallette, formaggio e un litro di vino cadauno). Si scende quindi a Condino, e ci fanno proseguire per Storo, dove siamo accampati al forte. Si riorganizza il battaglione.
19 Luglio. Il forte di Ampola si rende dopo quattro giorni di resistenza. Duecento prigionieri sono condotti a Storo.
Storo, paese grande, popolazione italiana, nulla di ragguardevole, resta soffocato dal monte.
Per mangiare si stenta a procacciarsene.
22 Luglio. Il 22 si parte da Storo a un'ora pomeridiana. Dalla mattina si sente un fuoco continuato, si prende la strada di Riva. Si passa il forte di Ampola che sembra un mucchio di rovine. Si arriva a Tiarno di sopra e di sotto. Il fuoco è cessato.
I Tedeschi sono respinti per ben tre volte: la vittoria è nostra: essi si ritirano sulle alture che restavano loro alle spalle con notevoli perdite e lasciando trecento prigionieri, I nostri ne perdono centoventi circa, feriti quattrocento circa e morti una cinquantina. Giunti a Tiarno alle 5, ci fanno prendere le alture e ci accampano sopra il paese.
Ore 4 si parte per Storo.
23 Luglio. Alle 5 antimeridiane si parte per Condino, si prosegue a Brione dove si passa la notte.
24 Luglio. Alle ore 6 antimeridiane si prende la montagna sopra a Brione: montagna altissima nominata Riva: strada cattiva ma bella posizione: da quando a quando pascoli (cascine). Si incontra quindi scendendo la Valle Aperta, così nominata contornata da una corona di monti... si incontra la Valle Bondone, dove i Tedeschi il giorno prima facevano esercizi alla bersagliere; e quindi si sale sulla montagna della Clevet. altissima e dalla quale si domina una quantità di altre montagne da tutte le parti ed una lunghissima valle in curva di faccia.
Dopo un alt di mezzora si prosegue per la destinazione di Monte Tonarono, altissimo e che domina tutta una vallata. Si arriva alle 8 pomeridiane.