Rassegna storica del Risorgimento

CANTONI CARLO CARTE; GROPELLO CAIROLI STORIA SEC. XIX
anno <1969>   pagina <97>
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Libri, e periodici 97
cara ch'egli ebbe nella lotte contro l'analfabetismo strumentale e spirituale, il suo pieno contributo alla circolazione delle nuove idee di rinnovamento morale e politico in senso moderato nel fervore della battaglia neoguelfa, che troviamo commentati in queste pagine, sulla scorta di una esauriente documentazione, ci fanno apparire Roberto d'Azeglio certamente diverso da quello che ebbe a definire il Cavour, con non celala acredine. Il giudizio del grande statista ha contribuito a far considerare con certa diffidenza la condotta del Nostro, scrivendo di lui che de violoni liberal et de carbo­naro declorò il s'est faii le plus pi ut et le plus dégoùtant court i san dn monde; il a changé sans houle les insignes de chef de loge pour une clef de chambellan, et cotte honteuse transformation s'est operée chez lui sans management aucnn, ni autre raison plausible que son intérèt personnel pur et simple . Se oggi non possiamo che respin­gere questa affermazione, è merito del ISoda. il quale, gii in questo primo volume, ci ha dato il vero Roberto d'Azeglio.
EMILIO COSTA
GIACOMO MARTINA SJ., Pio IX e Leopoldo TI (Miscellanea Historiae Pontificiae edita a fac.ultate historiae ecclesiasticae in Pontifìcia Universitate Gregoriana, voi. XXVIII) ; Roma, Pontificia Università Gregoriana, 1967, in 8, pp. XX-554. S. p.
Nato dall'esigenza di puntualizzare i risultati parziali, ma già cospicui, d'una più. vasta ricerca, indirizzata alla biografia di Pio IX,1) il volume esamina le relazioni tra la corte pontificia e la Toscana granducale dal 1847 al crollo della dinastia lorenese, se­guendo anche il patetico prolungamento della corrispondenza papale coi sovrani spode­stati mentre il regno d'Italia muoveva i primi passi.
La folta documentazione è preceduta dall'esposizione delle vertenze diplomatiche e giuridiche e dalla presentazione dei protagonisti, tra cui spiccano Pio TX e Leo­poldo II.
Tesi entrambi ad abbattere l'edificio del ginrisdizionalismo leopoldino, l'uno per la logica teocratica del suo ruolo di pontefice, l'altro per la progressiva influenza subita e per il bisogno, psicologico prima che politico, di sentirsi in pace con la Chiesa nello sforzo di sopravvivenza del suo potere, urtano contro le resistenze della classe politica toscana, legata a quella visione.
La storia urgeva con soluzioni più moderne, chiaritesi nei successivi svolgimenti, fuori della rigida tutela statale sulla Chiesa, codificata dall'illuminista Pietro Leopoldo (la grande ombra statuaria dell'antenato continua ad ergersi tra papa e granduca) e contro il dominio ecclesiastico che Roma per un poco riuscì a ripristinare.
Già, parallelamente, il liberalismo cavouriano andava segnando la via della reci­proca indipendenza tra le due sfere, sia pure con correttivi giurisdizionalistici, scaturiti dal carattere unilaterale della sua iniziativa, non corrisposta dall'altra sponda.
Invece in Toscana il separatismo non attecchì, essendo le forze laiche e rinuova-tri ci legate all'eredità illuministica delle riforme Ieopoldine. Il clero locale, lungamente condizionato dalla simbiosi con lo Stato, sapeva scarsamente reagire, anche per gli impedimenti legali alla stampa e alla predicazione.
L'offensiva ecclesiastica parti dunque da Roma, muovendo sul piano diplomatico nei confronti del governo toscano e scendendo per i canali gerarchici a galvanizzare le energie cattoliche della vicina regione.
In tutto il corso dell'azione diplomatica romana si rivela determinante l'influenza personale del papa sul debole granduca e sul bigotto ambiente familiare. Eran di fronte
!) La biografia di Pio IX fino all'elezione pontificale è stata scritta da mona. Sera* fini e pubblicata nel 1958. Avuto nel 1965 l'incarico di continuarla, padre Martina ha preferito orientare dapprima la ricerca in un settore bene individuato, sulla base della ricca documentazione dell'Archivio vaticano, e con più sicuro spirito critico, prò* cedendo cosi allo studio dei rapporti col granducato di Toscana.