Rassegna storica del Risorgimento

CANTONI CARLO CARTE; GROPELLO CAIROLI STORIA SEC. XIX
anno <1969>   pagina <104>
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104 Libri e periodici '
lume vestito di invitante oleografica copertina, al quale non soltanto il comune let­tore, ma anche lo studioso può concedere la sua attenzione non solo per la mole e per] gli ornamenti di otto tavole f. t,, ma anche per la notevole documentazione.
Tali documenti non hanno la pretesa di uscire vergini per la prima volta dagli archivi, ma danno "vita ad una Appendice che occupa più della meta del libro e che supera pertanto la parte strettamente narrativa la quale non manca, a sua volta* di pertinenti citazioni e di documentazione.
Dopo le prime otto pagine in corsivo, che vogliono essere e sono un excursus, inteso come primo assalto letterario a Mentana, vengono Le Premesse che, fedeli al titolo, hanno una prevalente funzione introduttiva.
Segue n'attenta descrizione o narrazione di tre momenti che sono In un certo senso il prologo di Mentana, e cioè: La prima fase della campagna. La fuga di Ga* ribaldi da Caprera, e L'insurrezione di Roma-. H tutto esposto con sobrietà (non più di cinquanta pagine) e con chiarezza e con citazioni che possono far pensare a pennellate di colore tutt'altro che prive di gusto.
Scocca così l'ora di Mentana (altre cinquanta pagine precise) dove il racconto, intitolato L'intervento francese e la Battaglia di Mentana , fiorisce con naturalezza alla luce di testimonianze che hanno i nomi dì Garibaldi, di Canaio, di Valzania, di Cavallotti di Sulliotti, di Menotti e di altri, ed anche di gente dell'altra sponda, e di altri ancora che con le riflessioni del poi hanno ritenuto di mantenersi au-dessus de la mélée. Ma, a proposito di questa parte centrale del libro, vogliamo osservare che l'A. preferisce assumere funzioni di semplice collegamento fra quanto i testimoni
0 commentatori o testi ufficiali vengono dicendo; a tutti VA. stesso lascia volentieri la parola, o meglio il discorso, in più pagine. Narratori che egli considera - - e non a torto degni di intervenire, come per esempio il citato Menotti e il generale Kanzlér (col suo rapporto) e, più diffusamente di ogni altro, il colonnello Anastasio de Cha-rette con la sua dettagliata descrizione dello scontro a cui si è dato il nome di bat­taglia.
Codeste abbondanti citazioni ci confermano nell'opinione già espressa, e cioè che l'opera di Roberto di Nolli abbia un prevalente valore quale raccolta di documenti scelti, fra i più vivi, nel mare sconfinato della documentazione franco-papaie-gari­baldina.
I capitoli dei quali abbiamo dato il titolo hanno logicamente una Conclusione che non si allontana dalla già adottata misura della sobrietà,, e che ama ancorarsi nei suoi giudizi a quelli che nei riguardi di codesta arena storica denominata Mentana (e non soltanto di essa) sono stati autorevolmente espressi da storici quali Alessandro Luzio (Aspromonte e Mentana, Firenze, 1935) e Luigi Salvatorelli (Roma e la que­stione romana nella polemica europea del secolo XLX, in Il Risorgimento e l'Eu­ropa >).
Quanto all'Appendice già dà noi ricordata nelle prime righe di questa modesta segnalazione, riteniamo che, pur trattandosi di pochi pezzi (ciascuno dei quali di notevole ampiezza), il lettore si sarebbe, volentieri giovato di un apposito indice det­tagliato. Basti dire che gli atti o documenti pubblicati in detta Appendice occupano più di cento pagine (in corpo piccolo) e che tanta mole ha nell'Indice finale una sola indicazione: Appendice* Avrebbero potuto giovare per lo meno indicazioni come aus­ale: I discorsi di Mgr. de Segur ai soldati francesi; La bolla di scomunica di Pio IX;
1 commenti storico-politici del Visconte De Laguerronière; La corrispondenza episto­lare fra i cardinali De Andrea ed Antonelli ; e Gli Atti del processo Monti Tognettì.
Ma il nostro è un rilievo di ben poco conto.
Segnaliamo piuttosto Vindice dei nomi, che ha riferimento solo ai capitoli narra­tivi, e la Bibliografia che è un buon saggio concernente le pubblicazioni ritenute dall'A. di essenziale interesse.
PIERO ZAMA